Autore del lavoro “Grano” è Francesco Ruta che per tre anni ha seguito la vita del protagonista

“Grano” è un libro fotografico ed è il risultato del lavoro del fotografo Francesco Ruta ha seguito per 3 anni, a partire dal post lockdown del 2020, la vita di Paolo Curcio, agricoltore di 82 anni di Palazzolo Acreide, capostipite della omonima azienda specializzata oggi nella produzione di pasta e farina di grano siciliano di varietà Bidì. Il libro è arricchito dai racconti del protagonista di questa storia, ascoltabili tramite i QR code presenti tra le pagine del volume.

Curcio è un uomo che ha attraversato il fascismo, il dopoguerra, le rivoluzioni industriali e i cambiamenti climatici. Ruta raccontando la sua storia ha immortalato la straordinaria normalità dell’esistenza in campagna. L’uomo in dialetto si pone delle domande “Ogni bene viene dalla campagna. Come possiamo abbandonarla?”. Una domanda semplice, per una risposta complessa. Come è complessa la vita in campagna. E ancora: “Il latte viene pagato poco, il frumento non vale più nulla, al massimo puoi coprire le spese. Forse i ragazzi fanno bene a non occuparsi dei campi”, dice Curcio, con malinconia, in uno degli estratti audio.

Il progetto è finanziato con una raccolta dal basso che si concluderà il 21 Marzo. Chiunque voglia sostenerlo, acquistando in anticipo una copia, può cliccare qui: https://sostieni.link/34916

Sono già oltre 60 i sostenitori che hanno contributo alla pubblicazione del libro. L’obiettivo, per coprire le spese, è di 2500 euro.

“La storia della famiglia Curcio– dichiara Francesco Ruta- è declinabile per centinaia di famiglie siciliane, quindi quasi normale, ma straordinaria perché sempre più lontana dalla nostra realtà contemporanea. Con questo libro voglio testimoniare il sudore, le emozioni, le paura e le soddisfazioni di una famiglia che ha vissuto in e per la campagna“