Scenderanno lo stesso in piazza come previsto oggi pomeriggio dalle 16 alle 20 i lavoratori della SPM che lo ricordiamo attendono il pagamento di ben cinque mensilità.

Questa mattina però pare che la Commissaria Straordinaria del Comune di Modica si sia svegliata dal torpore e abbia deciso di fare qualcosa per aiutarli.

La Commissaria infatti ha approvato una delibera con la quale da mandato al responsabile del VII Settore di provvedere al “pagamento degli emolumenti direttamente ai dipendenti secondo gli importi previsti e trasmessi dalla Società per i mesi di aprile, maggio e giugno al netto degli oneri fiscali e contributivi e cessioni del quinto”.

Di fatto la Commissaria ha applicato l’istituto della “delegazione di pagamento” previsto dal Codice Civile così come gli era stato di fatto suggerito dal Prefetto su sollecitazione dei sindacati. Ma questa notizia non mette fine alla situazione dei dipendenti della SPM ed è per questo che il sit in di protesta non è stato annullato.

Infatti, non c’è nessuna notizia per quanto riguarda le tre mensilità che ancora dovrebbero essere loro pagate: ovvero dicembre 2022, e gennaio e febbraio 2023 ma soprattutto nessuno ha dato risposta sul loro futuro ed è questo certamente il nodo da sciogliere.

Sulle somme erogate alla società, con cadenza mensile, incombono infatti frequenti pignoramenti di ditte e professionisti che hanno fornito servizi alla SpM e che la stessa non ha provveduto a pagare, come viene spiegato anche nell’atto deliberativo di indirizzo al pagamento dei tre mesi, ed è per questo che è apparso realistico il pericolo di pignoramenti sulle somme corrisposte dal Comune per i servizi espletati e destinati al personale che, conseguentemente, non hanno potuto percepire regolarmente lo stipendio determinando disagi economici-finanziari gravanti fortemente sulle famiglie dei lavoratori.

Disagi che non posso più essere tollerati. Non è fatti più possibile andare avanti ad elemosinare quanto dovuto per un lavoro che, di fatto, continuano a svolgere ogni giorno, protestando nelle ore pomeridiane proprio per non interferire con l’erogazione dei servizi essenziali.  Perché questi lavoratori lo ricordiamo svolgono tutti quei servizi come la pulizia degli immobili comunali, la gestione del depuratore, il trasporto scolastico e tutte quelle attività fondamentali per la città.