Mancano i lavoratori? No, mancano i datori di lavoro seri! Denuncia della Filcams Cgil di Ragusa

In questi giorni si fa un gran parlare della ripresa del turismo, i cui numeri sono tornati ai livelli pre-pandemia e del problema che gli imprenditori del settore turistico-ricettivo avrebbero nel reperire personale.

“Non è più tollerabile continuare ad assistere ad interventi che puntano il dito verso i lavoratori. E’ ora di finirla con le false polemiche che attribuivano le cause prima al reddito di cittadinanza e adesso ai giovani che non vogliono lavorare nei fine settimana e nei festivi o che non hanno le necessarie competenze”.

Interviene in maniera forte e decisa la Filcams Cgil di Ragusa proprio in prossimità della Festa del Lavoro, per dire che la verità è un’altra e bisogna denunciarlo: quelli del turismo e della ristorazione sono settori dove precarietà, sfruttamento e illegalità sono dominanti.

A dimostrarlo sono i dati pubblicati recentemente dall’Ispettorato Nazionale del lavoro: su 2364 posizioni lavorative verificate, 809 sono risultate irregolari; 458 i lavoratori in nero censiti, tra questi 16 minori e 101 provenienti da paesi extra europei; 330 le violazioni riscontrate in materia di sicurezza; 253 i provvedimenti di sospensione, 180 per lavoro nero e 73 per la mancata osservanza delle norme relative a salute e sicurezza. In pratica a livello nazionale il 76% delle aziende del turismo risulta irregolare e nel Sud questa percentuale cresce fino a raggiungere il 95%.

“E’ in questi dati che va letta la reale motivazione della carenza di personale che sempre più si registra nel Turismo – dichiara il Segretario Generale della Filcams Cgil di Ragusa Antonio Modica – I lavoratori sono stanchi di essere sfruttati e malpagati, bisogna invertire la marcia e ripristinare la legalità, prima che sia troppo tardi”

“Quotidianamente raccogliamo testimonianze di lavoratori impiegati per 10/11 ore al giorno che percepiscono una media retributiva di 900 € al mese, senza versamenti contributivi, niente tredicesima e niente quattordicesima, con livello di inquadramento contrattuale errato, lavoro nero – aggiungono Alessandra Carbone e Francesco Pisana della Segreteria provinciale della Filcams CGIL – per non parlare della insufficiente prevenzione dei rischi. Per questo servono interventi concreti che diano dignità ai lavoratori della filiera turistico-ricettiva”.

Sempre dalla parte dei lavoratori la Filcams CGIL di Ragusa ha creato una pagina che si chiama “cercasidatoredilavoro.it” sulla quale viene denunciata la situazione dei lavoratori del settore turismo dove ad oggi le condizioni dei lavoratori sono ben distanti da quelle previste dal contratto collettivo nazionale.

Per avviare il cambiamento è importante che i lavoratori denuncino le situazioni e per questo la Filcams Cgil di Ragusa invita i lavoratori a raccontare la propria condizione, rispondendo in assoluto anonimato ad un questionario pubblicato sulla pagina. Solo così è possibile contribuire al miglioramento delle condizioni di lavoro, e far valere i propri diritti e la propria dignità, impedendo che la politica dia una immagine distorta del problema e della realtà.

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