A tutto volume, il libro di Matteo Saudino “Ribellarsi con filosofia” aiuta ad osservare il mondo senza subirlo (Video)

Infinite volte al nome di Aristotele si è reagito scappando, di corsa, lontano, associandolo alla filosofia, giudicata tanto incomprensibile quanto inutile, non da tutti, ma da molti.

Nella costruzione di questo luogo comune, purtroppo radicatissimo nella mente di giovani e adulti, la scuola e la metodica didattica hanno creato le basi affinché questa visione distorta potesse radicarsi, paradossalmente, visto e considerato che proprio lì se ne dovrebbe scoprire il senso e l’importanza.

Ecco perché personalità come quella di Matteo Saudino rappresentano un antidoto efficace per ribaltare il modo di approcciarsi alla filosofia. Lui, che la insegna al liceo e per questo, si è presto reso conto del meccanismo malfunzionante che lega erroneamente la sua materia all’idea di noia e inutilità. Da questa consapevolezza nasce ‘BarbaSophia’, canale Youtube in cui racconta e spiega la storia della filosofia, da Eraclito a Democrito, da Giordano Bruno a Schopenhauer, con l’intento di trasmette un concetto semplicissimo ed essenziale:

“In un mondo complesso come il nostro – riflette Saudino – è la qualità del pensare a fare la differenza. La filosofia non produce nulla di concreto, di materiale, è libera dalla prestazione di cui è ossessionato il nostro vivere, ma ci dona il pensiero, competenza vera, a cui solo dopo possiamo aggiungere la praticità”.

Questo è stato anche il nodo centrale dell’incontro, in occasione dell’ultima giornata del festival letterario ‘A Tutto Volume’ che ha abitato i luoghi più belli di Ragusa. L’imbrunire, al fresco dei Giardini Iblei, è stata occasione per scoprire il nuovo libro di Saudino‘Ribellarsi con filosofia’, edito Vallardi.

A partire da dieci filosofi, con altrettanti atti di coraggio, Saudino vuole portare il lettore a comprendere quanto la filosofia regali uno strumento essenziale per vivere: la conoscenza,“strumento di libertà, che vuol dire anche emancipazione”.

In dialogo con Lella Anagni, davanti ad un pubblico attentissimo, si è sfiorato quel disorientamento che tutti rifuggono e che invece la filosofia aiuta ad attraversare, per poter crescere e imparare ad osservare il mondo senza subirlo, senza lasciarsi vivere in balìa di un vento pericoloso.

Un discorso estremamente concreto, tutt’altro che utopico, che tocca i temi della solidarietà, dell’ingiustizia sociale, del bisogno di ritornare alla bellezza di un tempo che sia nostro, e non inseguito come se non ci appartenesse.

Un’attenzione capillare al legame fortissimo che la vita umana ha con la filosofia, ‘disturbatrice’ perché pone interrogativi e insegna a guardare le cose da diversi punti di vista.

“Mantenere quel relativismo che la filosofia insegna, con Epicuro in primis, – conclude Saudino –ci permette di guardare ai diritti non come una concessione a qualcuno che toglie qualcosa a me. Quando apriamo la strada dei diritti ci guadagniamo tutti.”

Marianna Triberio

BarbaSophia, Lella Anagni, ragusa

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