Ragusa, la Tenda dell’Accoglienza bruciata. Condanna unanime:”segnale di intolleranza”

Ragusa – La Tende dell’Accoglienza sistemata a Ragusa sul Ponte vecchio in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, promossa dalla Fondazione San Giovanni Battista è stata data alle fiamme.

“ E’ un fatto grave ed esprimo piena solidarietà alla Fondazione e al presidente Renato Meli, e sono davvero sorpreso dall’accaduto: Ragusa è sempre stata una città tollerante e inclusiva”.

Così il deputato regionale del Pd Nello Dipasquale. “Per questa ragione giudico preoccupante l’episodio e temo che alcune posizioni estremiste e razziste comincino a farsi spazio in città. In attesa che si faccia piena chiarezza sull’accaduto, mi auguro che si sia trattato solo del gesto di qualche balordo che non ha capito cosa rappresentava quel simbolo né le conseguenze delle proprie azioni”.


Solidarietà è stata espressa anche da Italia Viva. “Lo spiacevole gesto – dichiara la professoressa Angela Di Salvo, coordinatrice di Italia Viva a Ragusa – rappresenta un vergognoso e chiaro segnale di intolleranza e di rifiuto del pensiero cristiano che pone gli uomini sullo stesso piano e che invita all’amore e alla disponibilità umana, soprattutto verso quei fratelli che sono stati più sfortunati di noi e che sono stati costretti, a causa della miseria, delle guerre e dell’instabilità politica dei loro paesi, a fuggire dalla terra natia e a cercare fortuna in altri stati affrontando non solo i rischi del viaggio migratorio, ma anche l’umiliazione e il disprezzo da parte di alcune fasce delle popolazione indigena.

La presenza di numerosi individui che si sono inseriti nel tessuto economico e sociale ibleo ormai è un fenomeno irreversibile di cui è necessario prendere atto e verso cui non bisogna in alcun modo alzare muri o mandare segnali di respingimento o di disprezzo, ma stabilire una costante attività di integrazione nell’interesse generale.

Anche Confcooperative provinciale di  Ragusa esprime piena e convinta solidarietà alla fondazione San Giovanni Battista per l’odioso atto vandalico. Il Presidente provinciale Gianni Gulino si dice esterrefatto perché è stato colpito un simbolo di pace e di integrazione. Tra l’altro, la collocazione su un ponte simboleggia proprio la volontà di unire. “Questi gesti – afferma Gulino – poco o nulla hanno a che vedere con la cultura di tolleranza e di accoglienza della città di Ragusa. Nel manifestare la nostra più profonda solidarietà a tutti i componenti della fondazione, con in testa il presidente Renato Meli, auspichiamo che gli autori di questo gravissimo episodio possono essere individuati e posti dinanzi alle loro responsabilità”.

Angela Di Salvo, Fondazione San Giovanni Battista, Gianni Gulino, Nello Dipasquale

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