Il dibattito politico intorno alla successione di Nicola Zingaretti nel Pd si è animato anche in provincia di Ragusa. A maggior ragione dopo che si è affacciato all’orizzonte l’ex primo ministro Enrico Letta.

Dopo 48 ore di valutazioni Enrico Letta ha sciolto la riserva e adesso si prepara ad essere il nuovo segretario del Pd. La conferma si è avuta con un video pubblicato su Twitter con il quale Enrico Letta nella tarda mattinata di oggi ha sciolto la riserva e annunciato la sua candidatura alla guida del Partito Democratico.

 “Accetto per amore della politica”

“Oggi sono qui dove lunedì scorso non avrei mai immaginato per candidarmi alla guida di quel partito che ho contribuito a fondare e che oggi vive una crisi profonda. Lo faccio per amore della politica e passione per i valori democratici” ha dichiarato Letta consapevole del fatto che la sua sarà un’impresa quasi impossibile. A fare il suo nome era stato l’ormai ex segretario Nicola Zingaretti.

“Sono convinto che la soluzione più forte ed autorevole per prendere il testimone della Segreteria del PD sia Enrico Letta. La sua forza e autorevolezza sono la migliore garanzia per un rilancio della nostra sfida di grande partito popolare, vicino alle persone e non alle polemiche”. Così aveva dichiarato Nicola Zingaretti che, dopo le sue dimissioni da segretario del PD, sta lavorando per cercare di dare al partito un profilo più competitivo in Italia e in Europa.

I sondaggi preferiscono Bonaccini

Ma secondo i sondaggi sulla segreteria del Pd, il nome più gradito sembra essere quello del presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.  Il 24% ha fatto il suo nome. Al secondo posto con il 21% il ministro del Lavoro Andrea Orlando,  al terzo posto il segretario dimissionario Nicola Zingaretti (17%). Quarto invece l’ex premier Enrico Letta (14%). Seguono Dario Franceschini (5%), Debora Serracchiani (3%), Roberta Pinotti (2%) e Lorenzo Guerini (1%).

Il parere dell’ex presidente provinciale PD di Ragusa D’Asta

Una classifica che sembra trovare conferma anche nel parere dell’ex presidente provinciale del PD di Ragusa Mario D’Asta, secondo il quale, da noi interpellato, ha spiegato come Enrico Letta può rappresentare solo il traghettatore del partito verso il congresso. “Se Letta è una risposta per fare sintesi o vuole rappresentare una pax tra le diverse correnti, io non sono d’accordo – dichiara D’Asta – se invece Letta vuole iniziare un dibattito su quello che è il Partito Democratico, se vuole spalancare le porte della partecipazione, vuole riaprire un dibattito sull’identità del partito che deve essere centrale e non rimorchio dei Cinque Stelle, allora è un altro discorso. Letta deve traghettare il partito al congresso e non può essere il segretario, che deve venir fuori invece da un’assemblea”.

“Dalle Sardine una ventata di rinnovamento”

Anche secondo D’Asta del PD di Ragusa il leader naturale del partito è Stefano Bonaccini che in un momento difficile della Sinistra è riuscito a battere, in Emilia Romagna, la Lega ed è riuscito a superare la Destra dimostrando di avere le qualità di leadership. D’Asta però al momento vuole puntare la sua attenzione più che sulle persone, sui contenuti, cercando di capire ad esempio, quali saranno i rapporti con le Sardine, valutando la possibilità che queste possano avere delle idee che possono contaminare il PD e quindi capire se il PD ritiene “tossiche” le Sardine oppure ritiene che possano portare una ventata di rinnovamento e di energia.

Una cosa è certa, il partito sta vivendo una crisi stagnante e le dimissioni di Zingaretti sono state un forte atto di denuncia, il cambiamento è necessario e su questo tutte le anime del PD sembrano essere d’accordo, ma  l’alleanza Pd-M5s-Leu contro il centrodestra non piace proprio a tutti.