Ragusa: analisi post voto: soddisfazione e c’è chi si toglie qualche sassolino dalla scarpa

La cosa bella di queste elezioni è che alla fine sembra che abbiano vinto tutti. Ma sappiamo bene che non è così e che anche dietro ad un’apparente vittoria c’è qualche riflessione da fare.

Qualcuno è più obiettivo e ammette che si poteva fare meglio, c’è chi ne trae insegnamento per il futuro e chi invece sembra non voler leggere i risultati per quelli che sono.

Infine, c’è chi i risultati li sa leggere e comprende che è stato fatto qualche giochetto per tenere fuori il proprio candidato. E questo si evince dai comunicati post voto.

Cominciamo dal Partito Democratico che effettivamente può dirsi soddisfatto del risultato raggiunto soprattutto considerando il punto di partenza e che ha deciso di riunire la direzione del partito per l’analisi del voto mercoledì 12 giugno, alle ore 19, presso il centro studi Feliciano Rossitto a Ragusa.

Infatti sia per Lino Giaquinta e che per Nello Dipasquale, rispettivamente segretario della federazione provinciale di Ragusa del PD e deputato all’Assemblea Regionale Siciliana “per questo territorio la competizione per le Europee è stata comunque un ottimo banco di prova” Giaquinta e Dipasquale poi ringraziano tutti gli elettori che “hanno permesso al Partito Democratico in provincia di Ragusa di superare il 18%, affermandosi come il secondo partito più votato, in linea con il resto d’Italia, nonostante svolga un ruolo di opposizione. È un risultato collettivo, fatto del lavoro dei circoli, degli iscritti, della classe dirigente del partito, dei sindaci, degli amministratori e, naturalmente, dei simpatizzanti tutti“.

Da domani – dichiarano ancora Dipasquale e Giaquinta – si continuerà a lavorare per consolidare e incrementare il radicamento del Partito Democratico nel territorio, in un costante lavoro di coinvolgimento e crescita, per contribuire al progetto nazionale per la costruzione di un’alternativa alla destra che Governa a Roma e a Palermo in modo assolutamente inadeguato. Le energie raccolte – concludono – vanno coltivate e catalizzate in un nuovo progetto che sappia dare risposte alle troppe disuguaglianze generate dall’attuale governo nazionale e regionale”.

Il coordinatore provinciale del M5S, Federico Piccitto, insieme alla deputata regionale Stefania Campo all’indomani delle Elezioni Europee riflettono sul voto facendo una distinzione tra il dato nazione e quello regionale che è molto diverso.

C’è un dato nazionale che deve indurre a una seria riflessione interna, dobbiamo anche prendere atto della perdita del secondo seggio che storicamente il Movimento 5 Stelle ha ottenuto alle varie tornate elettorali europee nella circoscrizione isole. Purtuttavia non possiamo non prendere atto di un risultato provinciale (16%) che va in controtendenza al dato nazionale e che è in linea con le percentuali ottenute alle scorse Regionali. Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto in provincia dal nostro capolista Giuseppe Antoci, alla cui elezione all’Europarlamento il nostro territorio ha contribuito in maniera importante con oltre 4 mila preferenze– rilevano Piccitto e Campo –.

Ad Antoci, che a Ragusa è stato il più votato con 1400 preferenze, andrà tutto il nostro supporto per far sentire forte la voce del nostro territorio a Bruxelles” I due esponenti poi fanno anche una riflessione sul dato dell’affluenza ferma del  al 37% come 5 anni fa “Questo dato– dichiarano- ci conferma che c’è ancora molto lavoro da fare da parte delle forze politiche per intercettare quella grossa fetta di aventi diritto che preferisce non esercitare il proprio diritto di voto e che percepisce la competizione per le Europee e l’istituzione Europea come qualcosa di avulso e lontano da sé”.

Per il deputato regionale Ignazio Abbate i risultati dimostrano “senza ombra di smentita che i siciliani abbiano approvato il progetto politico della DC, fortemente voluto dal nostro Presidente Cuffaro, costruito sull’alleanza tra Noi Moderati e Forza Italia. I numeri sono molto importanti e non possono essere confutati: l’alleanza di Governo è ancora la più votata nelle urne siciliane. Vuol dire che stiamo lavorando bene e la gente lo ha capito. La leadership del presidente Schifani, che abbiamo sostenuto senza se e senza ma, ne esce ancora più forte”. Poi analizzando l’affluenza dichiara: “La nostra squadra, con la quale ci tengo a complimentarmi, è riuscita a portare tra la gente ragusana il messaggio, intanto, di andare a votare per una elezione, quella europea, che storicamente non è mai stata sentita “vicina”. Il progetto Noi Moderati – Forza Italia è stato tra i più votati in provincia, come non succedeva da anni. I ringraziamenti doverosi vanno fatti al nostro gruppo di lavoro, a cominciare dal coordinamento provinciale della DC diretto da Annamaria Aiello, a tutti i Sindaci e agli amministratori e consiglieri dei vari comuni che si sono spesi tanto, confortati dai risultati lusinghieri che ci vedono primi in ben cinque comuni iblei. Abbiamo una squadra forte e coesa, un progetto a largo respiro che dirà la sua nella politica provinciale. Grazie all’apporto della DC, Forza Italia è diventato il primo partito in Sicilia avendo la possibilità di esprimere ben due deputati europei”.

Restando a parlare della coalizione Noi Moderati-Forza Italia non bisogna dimenticare l’Mpa cosa che cerca di fare l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, leader del movimento.

E’ fuor di dubbio che l’apporto del Movimento per l’Autonomia ha determinato, in misura significativa, il primato di Forza Italia in Sicilia ed il successo di Caterina Chinnici che, con oltre 90 mila voti di preferenza, si afferma come vincitore morale della competizione.”  

Lombardo però è consapevole che non c’è stato un reale sostegno alla candidata, almeno non come si era ipotizzato.

Siamo stati, di gran lunga, i maggiori sostenitori della scelta del segretario nazionale Antonio Tajani di affidare all’onorevole Chinnici il posto di capolista nel collegio della Sicilia e della Sardegna. Mentre – prosegue Raffaele Lombardo – va tenuto presente che a cercare di intaccare il valore di quella scelta si è operato mettendo in campo certe terzine ‘ad excludendum’ della capolista. E va detto che ha deluso il riscontro a dir poco avaro al consenso raccolto dai candidati sardi in Sicilia” Insomma l’on Lombardo non è certo uno sprovveduto e ha compreso bene i giochetti che sono stati fatti per non fare votare la Chinnici e certamente presenterà ai suoi “alleati” il conto.

Questi giochetti sono stati fatti anche in provincia di Ragusa. Ad esclusione di Ispica, dove l’Mpa è più strutturata ed è presente anche all’interno dell’amministrazione e dove la Chinnici ha ottenuto 522 preferenze in linea con Tamajo (658) e dell’Utri (314). Questa nei patti sarebbe stata la famosa terzina stabilita che avrebbe permesso ai tre candidati di camminare insieme.

Invece, ad esempio, a Modica si è verificato quando denunciato da Lombardo. Qui infatti la Chinnici ha ottenuto solo 536 preferenze rispetto agli otre 2000 voti di Tamajo e ai 1227 voti di dell’Utri. Mentre ha ottenuto maggiori preferenze la Grasso (1250).

Caterina Chinnici, Edi Tamajo, Federico Piccitto, Forza Italia, Giuseppe Antoci, ignaizo abbate, lino giaquinta, movimento cinque stelle, MpA, Nello Dipasquale, Nuova Dc, Partito democratico, Raffaele Lombardo, ragusa, Stefania Campo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings