Modica, mattatoio comunale: l’amministrazione dialoga con la ditta per riaprire la struttura

La questione del Macello Comunale di Modica, che ricordiamo è stato chiuso su disposizione dell’ASP e del Comune di Modica per la ritenuta sussistenza di alcune criticità di ordine strutturale ed organizzativo da parte della ditta “La Contea Macellazioni” affidataria della gestione, resta in sospeso almeno fino a quando non si troverà una soluzione che possa accontentare tutte le parti.

La ditta infatti ha avviato una fitta interlocuzione con le amministrazioni interessate “al fine di risolvere, con spirito di responsabilità ed animo di collaborazione, ogni eventuale problema e consentire così il più veloce ripristino dell’attività di macellazione a Modica, nel pieno rispetto delle esigenze di tutela della salute dei cittadini e del benessere degli animali ed insieme a vantaggio della comunità degli allevatori modicani e di tutti i lavoratori coinvolti

Questo è quanto si evince da un comunicato che gli avvocati Salvatore Giurdanella e Francesco Stornello, difensori della ditta hanno reso noto per chiarire la posizione del loro cliente il quale pur contestando l’entità e la rilevanza di tutte le criticità che sono state evidenziate e che hanno portato alla decisione di chiudere la struttura sembrano voler trovare una soluzione  “pacifica”. In ballo in effetti c’è la possibilità, nel momento in cui si trovi l’accordo e la ditta si occupi di risolvere i problemi contestati di riavere la gestione del macello almeno fino a settembre quando verrà presentato il bando. Questo eviterebbe la chiusura del mattatoio comunale per tutta l’estate con le evidenti difficoltà che ciò comporterebbe per gli allevatori modicani costretti a macellare fuori città a Ragusa o a Pozzallo.

Certo la cosa più importante, qualora venisse trovato l’accordo, senza ricorre ad un’aula di tribunale, è che vengano rispettate e garantite tutte le misure di sicurezza per la salute degli animali e dei consumatori. Questa ovviamente non è una questione che può essere barattata, ed è questa la garanzia che deve dare l’amministrazione responsabile della salute dei suoi cittadini.

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