Pozzallo, i cittadini dello IACP in Comune in attesa di una risposta da Palermo

Nota di Fratelli d’Italia: no sciacallaggio e speculazioni

Una domenica di attesa quella che stanno vivendo oggi a Pozzallo i residenti delle palazzine dello Iacp che attendono di sapere se dovranno lasciare le loro abitazioni come previsto nell’ordinanza del Prefetto.

E hanno deciso di attendere le risposte che dovrebbero arrivare da Palermo così come annunciato ieri dal sindaco Roberto Amamtuna, nella casa di tutto Palazzo di città. Qui in queste ore cittadini e consiglieri si stanno confrontando su quello che potrebbe essere il loro futuro anzi il loro presente infatti mancano ormai pochi giorni al momento dello sgombero e se la Regione non darà un segnale importante allora non ci sarà altra scelta. Intanto è di queste ore un comunicato piuttosto forte di FDI di Pozzallo che riportiamo qui integralmente: “Quando la mancanza di scrupoli supera il buon senso, seguito dei tristi e clamorosi eventi che hanno visto protagonista la nostra città, noi di FDI Pozzallo non possiamo esimerci da alcune doverose precisazioni. Fin da subito, ci siamo adoperati nel cercare una soluzione al caso IACP, in continuo contatto con il nostro rappresentante alla Regione l’onorevole Giorgio Assenza, che si è prontamente attivato e posto a contatto con tutti i vertici regionali in grado di dare risposte reali e concrete alla questione e soprattutto con il Presidente della Regione Sicilia on.Schifani. Abbiamo, inoltre, sollecitato le altre forze politiche alla correttezza e a non fare del caso strumento di campagna elettorale, ma, al contrario, di far fronte comune per essere di supporto alle famiglie. Appello condiviso e fatto proprio da tutti. Nonostante ciò, c’è chi insinua la nostra lontananza. È bene chiarire che, a differenza di altri, abbiamo deciso di adottare per rispetto alle 48 famiglie la discrezione: inutile recarsi da loro per fare, video, foto e comunicati stampa. Lo stato insidioso delle palazzine 12, 13 e 14 dello IACP di Pozzallo è noto da anni a tutta la comunità. E abbiamo tutte le informazioni necessarie per lavorare con i vertici. Semplicemente una questione di rispetto e non di sciacallaggio in vista delle elezioni europee, a differenza di altri partiti o movimenti che ricompaiono improvvisamente solo in vista di elezioni. Abbiamo, inoltre, sottolineato che non era il momento di fare polemiche perché l’obiettivo unico e prioritario di FDI Pozzallo, al momento, è solo quello di trovare soluzioni e risposte alle 48 famiglie pozzallesi, perché ne abbiamo le facoltà e le potenzialità. Abbiamo ben seguito il consiglio comunale di ieri perchè eravamo collegati ma deliberatamente non abbiamo fisicamente partecipato perché sapevamo già che non avrebbe dato soluzioni e risposte alla cittadinanza: solo fumo negli occhi, chiacchiere e rigiri di parole. Per cui, se si vuol fare polemica, bene, si faccia. FDI non accetta lezioni di presenzialismo e di salvaguardia degli interessi cittadini da parte di qualche esponente ragusano di un movimento che sa fare solo populismo becero e strumentale come è nella storia del movimento e nella storia del suo capo e dei prescelti del capo. Noi continuiamo a lavorare nel silenzio, ma realmente, nel rispetto dei tragici momenti che le famiglie stanno vivendo. Lasciamo agli altri le futili considerazioni. A vicenda conclusa, e speriamo nel migliore dei modi e nel minor tempo possibile, avremo modo di fare chiarezza alla cittadinanza sulla questione tutta e su chi nel tempo ha tergiversato su tutta la problematica dello IACP di Pozzallo. Se la Regione ha già assicurato il sostegno economico per il pagamento dei fitti alle 48 famiglie non è un caso e non è merito di chi ci ha criticato: questi sanno fare solo ostruzionismo alla Regione ed ignorano le parole collaborazione e costruzione”

Tutti dicono che dopo parleranno, che dopo spiegheranno come sono andate davvero le cose e di chi sono le responsabilità. Speriamo solo che alla fine lo facciano davvero e dicano la verità perché non accadano più vicende come Pozzallo dove i cittadini sono merce di scambio di interessi politici e alla fine comunque vada saranno loro a pagare per questa storia e insieme a loro forse si troverà un capro espiatorio che pagherà per le colpe tutti noi ci siamo fatti un’idea di chi sarà ma a questo punto anche noi parleremo dopo adesso ci interessa sapere quale sarà la sorte di queste famiglie. 

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