Commozione, gratitudine e affetto sono questi i sentimenti che hanno caratterizzato l’ultimo saluto della città di Pozzallo a Joe Barone. Il corteo funebre ha preso il via, come previsto, da Palazzo di città, dove era stata allestita nei giorni scorsi la camera ardente, per poi recarsi nella Chiesa Madre Madonna del Rosario.

Ad accompagnare Joe nel percorso la moglie Camilla e i suoi quattro amati figli Pietro, Salvatore Giuseppe e Gabriella, i nipoti compreso il più piccolo che porta il suo nome e poi i fratelli, la famiglia, gli amici, una rappresentanza della squadra della Fiorentina guidata dal Direttore Sportivo Burdisso e le autorità politiche.

Il sindaco Roberto Ammatuna ha fatto da padrone di casa accogliendo il senatore Matteo Renzi che ha voluto essere presente per il forte legame che lo legava a Joe Barone.

Un legame che, come ha raccontato al termine della celebrazione, è nato per caso in una domenica in cui si presentò dicendogli semplicemente “Io sono Joe”.

“Se per i pozzallessi sei sempre stato uno di loro– ha poi aggiunto Renzi- anche per i fiorentini lo sei stato e questo non è scontato sapendo il caratteraccio che abbiamo eppure hanno sempre riconosciuto la tua umanità che nel mondo del calcio sappiamo non essere scontata”

E la sua umanità insieme alla sua umiltà sono state le doti principali che hanno accomunato il ricordo di tutti quelli che lo hanno conosciuto. Come ha sottolineato Don Salvo Bella nella sua omelia descrivendo con toccanti parole la figura di quest’uomo a cui tutti volevano bene perché non aveva dimenticato le sue origini, ricordando l’amore e l’attaccamento per la sua amata famiglia ma anche per il suo lavoro, per lo sport e soprattutto per il calcio che è stata la sua grande passione attraverso cui è riuscito ad aiutare gli altri, soprattutto i giovani, a lui molto cari. “La tua città-ha concluso Don Bella- ti saluta e fa il tifo per te come da una tribuna affinchè tu possa vincere il campionato più importante l’ingresso in paradiso”

Il sindaco Ammatuna lo ha salutato con queste parole “Joe Barone racchiudeva le qualità dei pozzallesi l’intelligenza, l’impegno, la competenza, la serietà e l’umiltà. Ed è per questo che per noi era un punto di riferimento e lo abbiamo molto amato. Caro Joe la tua città non ti dimenticherà mai”

Il fratello Giovanni ha raccontato che ogni volta tornava a Pozzallo e guardava il mare diceva: “Siamo fortunati ad essere nati qui”. A lui è toccato il compito di ringraziare tutti a nome della famiglia: “Grazie Firenze, grazie Pozzallo per esservi unite al nostro dolore”

Ad attendere l’uscita del feretro tantissime persone che lo hanno salutato per l’ultima volta con un forte applauso e una delegazione delle società sportive gemellate con la Fiorentina provenienti da tutta la Sicilia che hanno intonato in coro: “Uno di noi, Barone uno di noi”