La Sea Watch 5 sbarcherà al Porto di Pozzallo 51 migranti, tra di loro il cadavere di un giovane

Il sindaco R. Ammatuna: una scelta condivisibile ed umanamente inevitabile.

Doveva andare a Ravenna la nave ong Sea Watch 5 battente bandiera tedesca che ha recuperato in mare 51 migranti. L’arrivo a Ravenna era previsto per lunedì 11 marzo alle 10. Il gruppo soccorso dalla nave umanitaria è partito, stando alle dichiarazioni dei migranti portati a Lampedusa, da Zuwara in Libia.

Quattro migranti a bordo della nave, con intossicazione da idrocarburi, ustioni, ipotermia e scabbia, sono stati trasbordati alla motovedetta Cp319 della guardia costiera che li ha sbarcati a Lampedusa. L’evacuazione medica è stata effettuata durante la notte.

Poche ore fa è arrivata la decisione di assegnare come porto sicuro quello di Pozzallo dove ora si sta dirigendo l’imbarcazione.

Il sindaco di Pozzallo in una dichiarazione ha definito “una decisione di buon senso indicare Pozzallo e non certamente il porto di Ravenna, come porto di sbarco dei migranti della Sea Watch 5 con 51 migranti a bordo, fra cui un diciassettenne morto”. Il ragazzo ea morto ieri sulla nave dopo circa due ore dal salvataggio.

Sarebbe stato assolutamente inaccettabile costringere la ONG a sbarcare  dopo alcuni giorni a Ravenna con un cadavere a bordo. “Non sappiamo il suo nome – spiegano quelli della Sea Watch5 – perché viaggiava da solo. Abbiamo provato a rianimarlo e a chiedere aiuto per ore alle autorità, abbiamo atteso e sperato, ma non c’è stato nulla da fare. Aveva respirato i fumi del carburante per ore, stipato sottocoperta”

I migranti saranno ospitati nell’hotspot portuale e il giovane cadavere sarà trasportato nella camera mortuaria del cimitero di Pozzallo.

ong, Roberto Ammatuna, Sea Watch 5

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