La Camera del Lavoro chiede nuovo incontro al Prefetto

Non è andato buon fine l’incontro che si è tenuto questa mattina a Palazzo San Domenico tra il segretario della Camera del Lavoro di Modica Salvatore Terranova, una delegazione di dipendenti della SPM e l’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco e dell’assessore al ramo Saro Viola. Sul tavolo le mancate risposte all’accordo sottoscritto lo scorso 27 Gennaio (leggi qui).

Ed è per questo che il segretario Terranova ha scritto al Prefetto di Ragusa che si era fatto garante dell’accordo sulle procedure e i tempi per mettere in sicurezza i 49 dipendenti della partecipata (SPM) del Comune di Modica. Il segretario della Camera del Lavoro Terranova ha spiegato al Prefetto come sono andate le cose durante l’incontro sottolineando che l’Amministrazione comunale “non è nelle condizioni di dare concreta attuazione ai punti dell’accordo in merito alla salvaguardia dei livelli occupazionali e le retribuzioni dei dipendenti della Spm, partecipata del Comune, posta in liquidazione da due anni”

Per questo motivo Terranova chiede di riconvocare le parti “affinché i contenuti del citato accordo e le modalità di attuazione degli stessi possano, nel più breve tempo possibile, essere realizzati”

Ricordiamo che l’accordo prevedeva, fra l’altro, che l’amministrazione avrebbe dovuto corrispondere, in un tempo quanto più breve possibile, ai dipendenti gli stipendi arretrati, mediante apposite rate mensili. In particolare, i 49 dipendenti devono percepire ancora sette mensilità, mentre quelli già trasferiti alla Iblea Acque, tre mensilità più il TFR. Ed è stato proprio su questo punto che è saltato l’accordo.

L’amministrazione, infatti, si è rifiutata di sottoscrivere gli accordi individuali per rateizzare il pagamento dei salari che dovevano essere sottoscritti entro il 10 febbraio. Inoltre, resta incerto anche il trasferimento dei lavoratori nella nuova società che nei fatti doveva avvenire a fine febbraio e che invece sembra sempre più lontano.