Ragusa e Modica: polemiche sulla decisione dell’Ast di interrompere le corse urbane

Da Ragusa a Modica non si placano le polemiche sulla decisione della Regione di interrompere il servizio pubblico di trasporto urbano fornito dall’Ast.

Questa decisione è sicuramente un colpo basso, ancor di più perché va a intaccare le fasce deboli della nostra città, cioè gli anziani e chi magari si trova costretto a muoversi con i mezzi pubblici”. Lo dice il coordinatore cittadino di Italia Viva Ragusa, Filippo Angelica, che esprime rammarico per il fatto che “un’azienda siciliana a partecipazione regionale, non sia riuscita a ottenere un management adeguato dalla stessa Regione che l’ha lasciata andare al proprio infausto destino, verso, insomma, un inesorabile declino. Un carrozzone della politica, lo definisce Angelica, a dirla tutta, di cui nessuno sentiva più il bisogno. “A questo punto– prosegue il coordinatore cittadino di Italia Viva- chiediamo al sindaco di Ragusa, nella sua qualità di uomo politico espressione del civismo, così come dice di essere, di non rimanere con le mani in mano. Anzi, gli chiediamo di recarsi a Palermo, di protestare, ma non solo. E’ necessario che il primo cittadino possa andare a procacciarsi i fondi che la Regione, a questo punto, visto che ha deciso di sopprimere il servizio, deve mettere a disposizione per sopperire a tale carenza. Se il sindaco compirà questa scelta, ovviamente non potremo che sostenerlo, appoggiarlo. Quindi, Cassì si faccia promotore di un incontro a Palermo così da animare un percorso che ci vedrà senz’altro partecipi. Naturalmente, riteniamo che, a fronte di tutto ciò, non possa rimanere senza fare niente e nemmeno si possa subire supinamente questa scelta. Sarebbe assurdo”.

Anche a Modica, come sappiamo, la notizia ha destato parecchia preoccupazione.

Sulla questione interviene Vito D’Antona di Sinistra Italia: “La vasta estensione del territorio della città di Modica, come è evidente, non potrebbe sopportare l’assenza del servizio di trasporto pubblico neanche per un giorno; si impedirebbe a tantissime persone di fruire del diritto alla mobilità.” D’Antona invita l’amministrazione “ad evitare la soppressione del servizio e a garantirne la continuità oltre il 31 marzo” ricordando come a marzo dell’anno scorso, a fronte di un problema simile, il Commissario Straordinario del Comune, trattandosi di un servizio pubblico essenziale, prorogò l’affidamento del servizio all’Ast fino all’espletamento della gara e comunque per un periodo non superiore a due anni. “Parallelamente– prosegue D’Antona- riteniamo che sarebbe opportuno cogliere l’occasione per impostare, con il coinvolgimento del Consiglio Comunale, delle associazioni di categoria e dei sindacati, un nuovo piano della mobilità che tenga conto dello sviluppo urbanistico ed imprenditoriale della città, della necessità di più veloci collegamenti tra i quartieri e le frazioni e di possibili linee circolari nel quartiere Sacro Cuore, con l’obiettivo di ridurre le autovetture in circolazione, soprattutto nelle ore di punta e rendere il servizio pubblico veramente competitivo e conveniente rispetto all’uso delle auto private”

Cosa che in effetti pare che l’amministrazione stia facendo come dichiarato dall’Assessore Antonio Drago in questo articolo dove avevamo affrontato già la questione e dove abbiamo sentito anche l’assessore alla mobilità del Comune di Ragusa https://www.ildomanibleo.com/2024/02/05/last-lascia-a-piedi-gli-utenti-del-servizio-urbano-modica-e-ragusa-in-corsa-per-evitare-linterruzione-del-servizio/

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