Modica, approvato il Piano Triennale Opere Pubbliche: 98 interventi, 49 già finanziate. Drago:”Non è un libro dei sogni”

Grazie alle seduta del Consiglio Comunale del 5 febbraio la Città di Modica si è dotata del Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2023-2025 che è stato approvato all’unanimità dei presenti. Un documento che viene definito importante frutto di un grande lavoro sinergico all’interno dell’amministrazione.

Infatti, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche (PTOP) prima di approdare in Consiglio Comunale è stato redatto dalla Giunta nel mese di ottobre 2023. In seguito approvato con apposita delibera, la n. 139, lo scorso 2 novembre 2023.

A guidare la cabina di regia del PTOP l’assessore al ramo, Antonio Drago, coadiuvato dagli uffici preposti guidati dal dirigente ing. Francesco Paolino.

Un documento prioritario la cui redazione ha permesso oggi di tradurre “le scelte politiche – ha detto in apertura Antonio Drago – di questa Amministrazione in adempimenti tecnici e burocratici”.

Le scelte politiche alla base del piano

L’Assessore ha spiegato ai Consiglieri le motivazioni alla base del piano, sottolineando come il criterio principale sia stato quello del “finanziato e finanziabile”. Ovviamente si tratta di una nomenclatura scelta dall’Assessore Antonio Drago, cha ha subito chiarito nel corso della sua relazione ai consiglieri.

Per “finanziato e finanziabile” l’Assessore intende che all’interno del Piano ci sono solo opere pubbliche che hanno già un finanziamento. A queste vanno aggiunte anche le opere che si vorrebbero finanziare nei prossimi anni.

Ovviamente le opere che non sono inserite nel piano triennale significa non potranno ottenere un finanziamento, e questo la Giunta lo ha ben capito. Infatti, negli ultimi tempi si è dotata degli strumenti utili, tra i quali ad esempio gli studi di fattibilità per poter fa finanziare le opere.

Per Antonio Drago il Piano Triennale non è il libro dei sogni

Nel corso della sua relazione Antonio Drago ha sottolineato come questo non sia un libro dei sogni.

“Io mi sento – ha affermato l’assessore Drago – di dire che questo non è un libro dei sogni. E non lo è per un semplice motivo, che è il dato più importante, forse storico, perchè credo che nella storia del comune di Modica non si sia mai verificata questa condizione: che su 98 opere, 49 sono già finanziate”.

Certamente non sono sogni, ma fino a quando non saranno realizzati lo rimarranno per un po’ nell’immaginario dei cittadini.

Senza dubbio l’Assessore Antonio Drago e la Giunta capitanata dal Sindaco Maria Monisteri, quest’estate, hanno lavorato duro per non perdere nemmeno un euro dei finanziamenti previsti dal PNRR, un lavoro che aveva già avviato la precedente amministrazione e la dott.ssa Ficano.

98 opere nel complesso, 49 già finanziate

Il Piano Triennale si compone in totale di 98 opere, 49 delle quali già completamente finanziate. Segnale che Modica è destinata ad essere un cantiere a cielo aperto nei prossimi tre anni.

Nello specifico: 53 opere sono previste il primo anno, 25 opere al secondo anno e 16 opere al terzo anno. Sorge un piccolo dubbio: le 49 opere già finanziate sono nel primo anno? Se sì, cosa bisognerà attendere per le altre 4 in programma?

Certamente le 49 opere finanziate corrispondono al 50% di quelle previste nel piano ed è uno straordinario risultato di cui va dato merito comunque all’Amministrazione.

Quali sono i finanziamenti per le 49 opere?

Consapevoli della situazione economica disastrosa del Comune, le nuove opere attingono principalmente a 4 linee di finanziamento: il PNRR, il FESR 14-20 (Agenda Urbana), fondi del Ministero dell’Interno e Protezione civile.

“È impossibile – ha scritto sul proprio profilo Instagram l’assessore Drago – oggi immaginare uno sviluppo infrastrutturale che pesi sul bilancio comunale per qualsiasi Ente, figuriamoci per il comune di Modica. Ma se a questa consapevolezza, si abbinano visione, programmazione, e tanto tanto lavoro, soprattutto di squadra, i risultati arrivano, e di questo ne siamo sicuri“.

Queste linee di finanziamento serviranno a coprire le 49 opere per complessivi 60 milioni di euro di fondi. Un importante risultato, non semplice da gestire.

Il ruolo della Regione è fondamentale

Il supporto della deputazione regionale è importante per un città come Modica, così come ha evidenziato nel suo intervento l’Assessore Antonio Drago ai Consiglieri. Purtroppo un dubbio sorge: la deputazione regionale potrà far finanziare solamente le opere che riguardano Modica?

Nonostante questo, è interessante sapere che la Giunta si sta muovendo per reperire fondi a Palermo al fine di realizzare sei importanti infrastrutture strategiche per la città:

  • il completamento del Polivalente “Tantillo” a Frigintini 2.500.000;
  • il secondo stralcio della riqualificazione della SS 115 3.680.000 euro;
  • un parcheggio a Marina di Modica 2.800.000 euro;
  • un parcheggio a Modica Alta 3.410.000 euro;
  • un sistema di scale mobili tra San Giuseppe Timpuni e il parcheggio di San Giovanni 1.680.000 euro;
  • ascensori panoramici da Santa Maria a Santa Teresa 2.100.000 euro.

Obiettivo: creare un solo centro storico

Le ultime due opere “sono di importanza strategica – ha commentato Antonio Drago – perché riflettono la visione che abbiamo di Modica riguardo al centro storico”. Certamente sarebbe bello avere queste imponenti opere ingegneristiche, sia per i turisti che per ogni cittadino. Senza dubbio saranno stati fatti gli studi di fattibilità. L’interrogativo è d’obbligo. Sono opere necessarie per rendere il centro storico un unicum nel suo genere?

In altre parole, sono opere di mobilità imponenti, ma sono realmente necessarie? Sono prioritarie le opere come la riqualificazione dell’arteria più importante della città o il completamento di una struttura sportiva unica nel suo genere.

Sinergia tra gli assessorati per intercettare nuovi fondi

La Giunta di Modica ha il merito di essere un grande intercettatore di Fondi e finanziamenti. Un’altra linea di finanziamento interessante, infatti, è la FUA. La delega a questi finanziamenti spetta all’assessore Tino Antoci, che di concerto con l’assessore Drago sta lavorando al fine di richiedere un imponente finanziamento di 10 milioni di euro.

Sono diverse le opere che rientrerebbero nel finanziamento della FUA, tra queste: la pista ciclabile da Marina di Modica a Maganuco, il Palazzo della Cultura, il Palazzo Polara (oggi chiuso) e la riqualificazione di Punta Regilione a Marina di Modica.

Molti di questi finanziamenti sono un’eredità di precidenti amministrazioni. Ma la Giunta Monisteri nei primi sei mesi di attività ha già ottenuto ottimi risultati: 2 milioni di euro per il Rischio idrogeologico del Torrente San Liberale e 700.000 euro dal PNRR (Sport e periferie) per il Tantillo di Frigintini.

Ogni settore interessato, nessuno escluso

Secondo il Piano, ci sono interventi ad ampio spettro. Da quella sportiva alla riqualificazione degli edifici dall’alto valore storico. Ci sono opere di urbanizzazione, interventi per mitigare il rischio idrogeologico, opere per garantire maggiore sicurezza, parcheggi, scuole, asili nido e strutture per l’inclusione e la socialità.

Certamente niente e nessuno è escluso, tuttavia ci auguriamo che le opere vengano completate nel rispetto dei tempi previsti, affinché ogni cittadino possa goderne appieno.

In sintesi, per dare i numeri complessivi del Piano, sintetizzando la relazione dell’Assessore Antonio Drago sono previsti: 25 opere che saranno realizzate a Modica Alta, 23 nella parte Bassa, 29 opere previste alla Sorda. Nelle frazioni: 7 opere saranno realizzate a Marina e altre 20 sono destinate tra Frigintini e località rurali.

L’importanza del lavoro di squadra

Secondo l’assessore Antonio Drago, la città di Modica è di fronte a un piano imponente sia dal punto di vista politico che amministrativo. “Una programmazione, pragmatica, studiata, concreta e sicuramente realizzabile” ha aggiunto Antonio Drago.

Il piano, che ha anche ottenuto il parere favorevole del Revisore dei Conti, è frutto anche di un confronto della II e III commissione consiliare, guidate rispettivamente da Giammarco Covato e da Alessio Ruffino.

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