Si è parlato di storia della canzone italiana a Modica, grazie ad un’iniziativa dell’Unitre

Un altro capitolo della storia della Canzone Italiana ha animato l’incontro tenutosi nei giorni scorsi a Modica, organizzato dall’Unitre.

Dopo il saluto e l’intervento introduttivo del presidente Enzo Cavallo, il prof. Uccio Barone, prima di descrivere e commentare la evoluzione delle canzoni degli anni sessanta, ha voluto soffermarsi sui continui mutamenti sociali, culturali ed economici che hanno caratterizzato il trentennio iniziato subito dopo la conclusione della seconda guerra mondiale.

Un periodo assai positivo per l’economia italiana con l’avvento e l’esportazione dei primi elettrodomestici, con l’affermazione della Fiat e la diffusione delle auto, con le riforme che hanno introdotto la scuola media unificata e la possibilità di accedere a tutte le facoltà universitarie da parte dei diplomati di qualsiasi indirizzo.

Una continua evoluzione che ha determinato ed accompagnato lo sviluppo del nostro paese dove, soprattutto negli anni 60, si è affermato sempre di più il ruolo dei cantautori: artisti che hanno cantato con sorprendente successo le canzoni che loro stessi hanno scritto.

Una novità che ha favorito lo sviluppo di canzoni con messaggi nuovi riferiti ai fatti quotidiani, alla realtà del momento, alla vita reale ed alle cose comuni: tutti temi che, portati sul palcoscenico, hanno determinato un nuovo modo di apprezzare la musica e le canzoni.

In tale contesto il relatore ha fatto riferimento ai cantanti del tempo da Paoli a Bindi, da Lauzi a Tengo, da De Andrè a Conte ed Endrigo (tutti genovesi) e da Jannaci a Celentano, da Gaber a Battisti, a Mina alla Vanoni (tutti milanesi). E’ passato quindi alla presentazione di alcune canzoni del periodo in esame ed ha dato lettura ed ha commentato i testi; alcune di esse sono state cantate col coinvolgimento dei tanti presenti.

I brani eseguiti sono stati “Il pullover”, “Senza fine”, “Il cielo in una stanza”, “ieri ho incontrato mia madre”, “eravamo quattro amici al bar”, “ritornerai”, “la bella tartaruga” e “Nessuno mi può giudicare”.

Enzo Cavallo, modica cultura, storia canzone italiana, Uccio Barone, unitre modica

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