E’ morto il pittore Franco Cilia, aveva 84 anni. Artista poliedrico ed estroverso, dal sorriso sornione

Aveva dedicato tutta la sua vita all’arte e sarà proprio la sua arte che nonostante la sua dipartita lo renderà immortale.

Franco Cilia, scomparso oggi all’età di 84 anni, sarà per sempre ricordato come un uomo dalle mille sfaccettature, un artista poliedrico, pittore, scultore, scrittore.

Ha vissuto e lavorato a Ragusa a cui era molto legato e che forse non sempre ha saputo riconoscere e apprezzare la sua arte.

Ma nonostante questo, lui era profondamente legato alla sua terra, che fu per lui fonte di grande ispirazione sia nella pittura che nella scultura.

Cilia era un artista apprezzato a livello internazionale. Le sue opere sono infatti oggi presenti in musei pubblici e collezioni private di tutto il mondo. Nelle sue opere c’era una grande ricerca del senso della vita, dell’amore “…non siamo niente, di noi resta soltanto l’amore che abbiamo dato agli altri” E di amore lui ne aveva dato tanto, alle donne, che erano per lui fonte di grande ispirazione e poi alla famiglia, in special modo, ai nipoti, e in particolare alla piccola Ginevra, che era stata la sua musa a cui dedicò un meraviglioso dipinto e anche uno dei suoi racconti.

Elencare tutte le sue opere, e tutto quello che il Maestro Franco Cilia ha realizzato oltre a tutti i riconoscimenti che ha ricevuto sarebbe davvero difficile ma a noi piace ricordare l’uomo, i suoi pensieri, il suo sorriso sornione, la sua velata tristezza, la sua capacità di affrontare temi come la morte con profondità ma allo stesso tempo ironia. In un video che abbiamo ritrovato e che risale a tanti anni fa dal titolo “Confessioni” c’è l’immagine della sua lapide che aveva scolpito personalmente riportando queste parole: “Qui giace l’uomo, l’artista a cui i figli con la complicità delle nuore hanno negato il suo nome a Federico e Lorenzo suoi diletti nipoti” Il video è accompagnato dalle sue parole: “Dipingevo e scrivevo di morte, della mia morte ma nello stesso tempo mi accorgevo di non aver mai amato così profondamente la vita”.

Parole che oggi hanno un significato ancora più profondo e che dimostrano quanto nonostante le sofferenze e le delusioni, nonostante la solitudine che caratterizza spesso i grandi artisti il Maestro Cilia amasse la vita.

Adesso siamo certi che si incontrerà con l’amato figlio Gianluca perduto prematuramente e non è un caso se quando accadde il tragico evento il maestro scrisse: “Il nostro separarsi è stato solo un arrivederci”.

Per noi de “Il Domani Ibleo”, la scomparsa di Franco è un momente di profonda tristezza per il legame che si era istaurato nel tempo tra Franco e il nostro Direttore. Per i lettori del giornale Franco Cilia vivrà sempre e vivrà anche nel ricordo che ci ha lasciato: due prime pagine del 1981 che ha voluto illustrare.

Ha fatto de Il Domani Ibleo, un’opera d’arte. Grazie Franco.

Gianluca, ginevra, lapide

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