Modica: il Pd critica il congresso provinciale della Dc. Abbate erede di Don Sturzo o di Don Totò?

C’è attesa a Modica per il Congresso provinciale della Dc che, l’on Ignazio Abbate, qualche giorno fa ha definito “una data che rimarrà nella storia della Democrazia Cristiana in Provincia di Ragusa”.

Domenica, infatti, sarà proprio la città della Contea che tornerà ad ospitare, dopo oltre 30 anni, il congresso dello scudo crociato alla presenza del leader Toto Cuffaro. Il Partito Democratico di Modica commenta l’evento con una nota che già dal titolo fa comprendere il contenuto: “Erede di Don Sturzo?”

La domanda è ovviamente riferita al deputato modicano. “L’on. Abbate– scrive infatti il segretario Salvatore Poidomani- ci vuole far credere che “u pulici avi u collettu”. Ci vorrebbe abbindolare raccontandoci la storia che dopo 30 anni torna in provincia, e a Modica, un congresso della DC. Il nostro parlamentare (che è un democristiano dell’ultima ora, visto che nella sua carriera politica è passato dal Pci, ai DS, all’UDC, a Italia Viva, di nuovo all’UDC e infine a Cuffaro) dimentica che il partito a cui appartiene nulla ha da spartire con quello che partecipò alla Costituente e fondò la Repubblica. Pensare Cuffaro come discepolo di De Gasperi, di La Pira e Aldo Moro o Abbate come continuatore della politica di Emanuele Guerrieri, Nino Avola, Angelo Scivoletto, Saverio Terranova e Antonio Borrometi ci fa sorridere”

Per il Pd si tratta di “un falso storico” e spiega anche perché “Immaginare la DC di Cuffaro come la prosecuzione di quella di Piersanti Mattarella è un volo pindarico difficile da fare. Due presidenti della regione: l’uno impegnato a combattere lo strapotere mafioso, a lottare per la trasparenza sugli appalti e per questo ucciso dalla mafia; l’altro condannato a 7 anni di reclusione per favoreggiamento a Cosa nostra”.

Per il Pd invece è più lineare la vicinanza tra Cuffaro e Abbate se sottolinea “ci spostiamo sul fronte del sistema politico clientelare”. Il Pd mette in evidenza che “Cuffaro per anni è stato il padrone incontrastato della sanità siciliana e tuttora continua a condizionarla con la sua ingombrante presenza, Abbate è sulla sua scia“.

Negli anni passati-spiega il Pd- ha occupato l’ospedale Maggiore di Modica, ora vuole mettere le mani su tutta la sanità iblea e sulla Provincia. Per Abbate– conclude il segretario Poidomani- Cuffaro è il modello politico da seguire; per Cuffaro Abbate è il discepolo da allevare, il nuovo volto della politica siciliana. È necessario che tutto cambi perché tutto resti come prima”

Parole dure quelle del partito democratico ma non certo isolate. In questi giorni, infatti, c’è un gran parlare di questo evento e molti sono critici sulla venuta di Cuffaro.

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