Modica: ancora antenne e proteste dei cittadini. Cresce la paura delle onde elettromagnetiche

È successo e succederà ancora, perché nei fatti, al di là delle interlocuzioni, il comune di Modica non ha fatto niente di concreto per fermare l’invasione delle antenne.

Soprattutto di quelle che, grazie al silenzio assenso degli uffici, hanno ottenuto le autorizzazioni e stanno sorgendo indisturbate nelle varie zone della città. Oggi, è capitato ai residenti di Contrada Quartarella, di svegliarsi e vedere che i lavori stanno proseguendo in barba a qualsiasi legge come quella che vieta di installare tali antenne dove ci sono stabilimenti di lavoro e case di riposo. 

Proprio in Contrada Quartarella, fra l’altro, a sta accadendo un fatto alquanto insolito. C’è infatti in atto una doppia protesta non solo quella dei residenti ma anche quella dei dipendenti della Ditta che ha dato in concessione il terreno per installare le antenne e che si rifiutano di lavorare in un’azienda dove saranno soggetti costantemente alle radiazioni. Oltre il danno quindi anche la beffa.

Intanto così come le antenne spuntano come funghi, lo stesso vale per i comitati.

A protestare adesso è il Comitato Quartarella il cui Presidente Mike Cannizzaro ha scritto al Prefetto e anche al sindaco di Modica e al Comandante della Polizia Municipale adducendo tutta una serie di motivazioni per le quali sono contrari a tale installazione partendo dal fatto che: nessuno ha mai chiesto ai residenti un parere; che il quartiere tutto, manifesta il massimo dissenso all’installazione della stessa, vista la vicinanza con le abitazioni e probabili i problemi di salute che a lungo andare le onde elettromagnetiche emesse potrebbero causare; che è obbligo tutelare la salute dei cittadini se pur chiaro è che la tecnologia deve avanzare, che l’art. 108 comma 3 del codice civile prevede l’istallazione delle stesse solo dopo aver ricevuto i consensi all’unanimità delle parti interessate in questo caso “i residenti e/o i confinanti” al luogo di installazione che  fino a ieri non erano a conoscenza di tutto ciò.

Detto questo il Comitato chiede ovviamente di sospendere i lavori e l’installazione dell’impianto, fornendo tutta una serie di indicazioni che sono già state più volte ripetute e avanzate anche dagli altri comitati. Dopo l’approvazione all’unanimità della mozione presentata dalla consigliera Rita Floridia che autorizzava il sindaco ad emanare un’ordinanza urgente di sospensione in via cautelativa per 90 giorni di tutte le attività legate alla installazione delle antenne, non è cambiato niente.

Ma d’altronde, lo avevamo detto, che si trattava solo di un atto politico che doveva essere reso esecutivo dal sindaco che però, ad oggi, sta tergiversando perché pare che prima di adottare una soluzione così estrema voglia trovare un accordo con la ditta.

Non ci sono, infatti, in ballo solo i lavori che sono già stati autorizzati ma anche quelli futuri e un passo falso adesso potrebbe determinare una rottura con l’azienda che a questo punto, avendo tutte le autorizzazioni, potrebbe andare avanti senza tenere conto di niente. Una situazione davvero difficile quella in cui si trova l’amministrazione ma soprattutto quella dei cittadini costretti a subire l’invasione delle antenne.

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