“Letteratura come interpretazione della vita” il nuovo libro di Domenico Pisana

In un mondo sempre più frenetico, la letteratura continua a offrirci un rifugio, uno spazio in cui esplorare le profondità dell’animo umano, questo sicuramente la spinta iniziale che condotto il prof. Domenico Pisana a scrivere il volume: “Letteratura come interpretazione della vita”.

Letteratura come interpretazione della vita. Percorsi critici: è questo il titolo del volume del poeta e scrittore modicano Domenico Pisana, Presidente del Caffè Letterario Quasimodo, uscito per i tipi  della casa editrice iblea, Operaincerta, pp. 230, ove l’autore offre itinerari di approfondimento su quella che è la funzione e la missione della letteratura attraverso  testi di noti scrittori italiani e protagonisti della scena internazionale: Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, Clemente Rebora, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Umberto Saba, Federico Garcia Lorca, Luigi Capuana, Giovanni Verga, Gesualdo Bufalino, Leonardo Sciascia, Pierpaolo Pasolini.

Nella prefazione di Wafaa Raouf El Beih, Ordinario di Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea, già  Direttrice del Dipartimento d’Italianistica presso la Facoltà di Lettere, Università di Helwan al Cairo, si legge come Pisana mette a tema il modo con cui la letteratura recupera l’esperienza umana condotta tra due conoscenze, una divina e l’altra filosofica, rivelando i possibili suoi rapporti con la società e con la storia.

Il volume risulta essere ben più di un repertorio di testi critici, nell’ampiezza delle interpretazioni e nella varietà degli squarci ermeneutici che esso presenta. C’è l’attenzione sul binomio letteratura/vita riporta alla memoria il saggio di Carlo Bo Letteratura come vita, che è stato fondamentale per capire le motivazioni profonde dell’ermetismo e la “missione” della letteratura che ha come scopo la ricerca continua della verità e di noi stessi, e la scoperta di un’identità che si allontana dalla realtà storica della società umana. 

Domenico Pisana, come è perché nasce questa pubblicazione? “Nasce dal mio interesse per alcuni grandi della letteratura che mi hanno sempre affascinato sin da quando ho avuto modo di conoscere nel corso dei miei studi liceali. Il libro si apre con un percorso sul Foscolo, poggiato su un interessante libro di un autrice greca, Maria Sgouridou, Ordinaria di Letteratura italiana all’Univerisità di Atene, del quale ho fatto una presentazione lo scorso agosto in Grecia a Zacinto e che recentemente è stato premiato in Veneto.  Si tratta di un’opera frutto di studi e di accurate ricerche, la cui struttura  è finalizzata a rendere  omaggio alla memoria del Foscolo attraverso un percorso ermeneutico che parte da lontano giungendo alla contemporaneità, e costruito con approfondimenti esegetici di scrittori, letterati e autori greci che, ancora oggi,  nel campo poetico della Zacinto del Foscolo cercano di mantenere viva la sua memoria, valorizzando soprattutto elementi della personalità e della filosofia del poeta italo greco”.

Il testo presenta una chiara Weltanschauung, una visione della vita legata al senso del mistero alla trascendenza, alla teologia, alla ricerca Dio e della fede. Elemento che si ritrova in diversi poeti: Leopardi, Montale, Clemente Rebora, Quasimodo. 

La seconda parte del testo presenta uno studio sui grandi scrittori come Capuana, Verga, Bufalino, Sciascia e Pasolini. Autori che hanno fatto un’interpretazione e comprensione della realtà a tutto tondo, a partire dal cambiamento che la società italiana ha subito.

Professore perché secondo lei si dovrebbe leggere questo volume? “Per capire, attraverso i grandi poeti e scrittori che la funzione e la missione della letteratura è interpretazione della vita nel suo essere e nel suo divenire, nel progredire e anche regredire, nelle gioie e nelle sofferenze, nella sua bellezza, immanenza, trascendenza, spiritualità e nella sua capacità di contribuire all’ educazione alle relazioni e ai sentimenti. La letteratura – parafrasando Giuseppe Parini in riferimento alla poesia –  può avere sicuramente un’utilità morale; difatti, analogamente alla religione, alla legge e alla politica, è portatrice di un valore etico, di impegno civile e sociale”. 

Domenico Pisana, letteratura come interpretazione della vita, modica

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