Com’è noto il cioccolato modicano è amaro ma potrebbe diventarlo ancora di più se è vero com’è vero che quella che fino ad oggi sembrava essere solo una minaccia potrebbe diventare realtà.

Stiamo parlando dei lavoratori della IGM che dal 24 ottobre sono in stato di agitazione e che stanno organizzando per giorno 7 dicembre, proprio nella data di inaugurazione di Chocomodica, lo sciopero. In stato di agitazione da oggi anche il personale della polizia municipale.

Per quanto riguarda la IGM i rappresentati sindacali della Fp Cgil Ragusa Graziana Stracquadanio e della Fiadel CSA Ragusa Giovanni Lattuca sono stati chiari “se non verranno pagati gli stipendi del mese di ottobre (che dovevamo essere pagati entro il 15 novembre) a tutti i dipendenti del cantiere IGM di Modica, si effettueranno assemblee sindacali retribuite per due ore per ogni fine turno di lavoro e se tali azioni non fossero sufficienti a far smuovere le acque e far pagare i lavoratori, proclameremo una intera giornata di sciopero”.

E siccome ad oggi non sono stati ascoltati sembra inevitabile arrivare allo sciopero. Intanto giovedì 30 novembre proseguirà lo stato di agitazione e i lavoratori si fermeranno in assemblea per due ore a fine turno.  

Ma, come dicevamo, la questione della IGM non è l’unica che potrebbe guastare il clima di festa.

È di ieri, infatti, la nota del segretario della Camera del Lavoro FP CGIL Salvatore Terranova che proclama con decorrenza immediata lo stato di agitazione sindacale del personale dipendente della polizia municipale e chiede l’attivazione di ogni procedura per la risoluzione della problematica.

“È da tempo nota– scrive il sindacato- la grave situazione in cui versa il personale dipendente della Polizia Locale, criticità dovute in primo luogo a una ormai cronica insufficienza di organico che grava quotidianamente sui dipendenti in servizio, costringendoli a turni massacranti e ritmi di lavoro oramai inaccettabili. A tale grave carenza organica– prosegue la FP Cgil-si sommano quella economica per il mancato pagamento del salario accessorio degli ultimi due anni, dello straordinario, dell’indennità ex art. 13 di pubblica sicurezza nonché il mancato rispetto di tutti gli istituti contrattuali, economici e non, quali ferie, riposo, turno recuperi ecc.  Nei prossimi mesi almeno altre tre unità andranno in pensione senza alcuna possibilità di sostituzione e questo aggraverà ancor più la situazione.  Prendiamo atto- conclude il sindacato- che l’amministrazione a sei mesi dall’insediamento, non ha fornito alcuna risposta alle legittime aspettative del personale espresse con le numerose richieste, scritte o verbalizzate nei verbali degli incontri sindacali, che qui si intendono richiamate. La situazione ha superato ampiamente i limiti della tollerabilità traducendosi in pesanti difficoltà per tutti i lavoratori. Per questo motivo la Fp-Cgil si riserva ulteriori iniziative di mobilitazione qualora le problematiche di cui alla presente continueranno ad essere ignorate e restare irrisolte”