Ragusa, caporalato: il Comune cerca enti per la co-progettazione e la gestione dell’accoglienza

C’è tempo fino al 20 novembre 2023 per presentare le istanze di partecipazione alla co-progettazione e alla gestione dell’accoglienza indetta dal comune di Ragusa.

L’avviso pubblicato dal Settore VII – Servizi Sociali del Comune di Ragusa ricerca soggetti del Terzo Settore e altri enti non commerciali che vogliano dai la disponibilità alla co-progettazione e alla gestione di servizi di accoglienza, vigilanza, trasporto e sostegno in favore di 10 soggetti vittime del capolarato, nel territorio del comune ibleo.

Il servizio pensato dal Comune di Ragusa avrà la durata di cinque mesi, avvio a dicembre 2023 e conclusione ad aprile 2024.

Il progetto rientra tra le attività svolte dal “Tavolo di lavoro permanente” nato per creare un percorso virtuoso in grado di contrastare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo e del capolarato. L’idea è nata  inizialmente per far fronte al settore agricolo, dove lo sfruttamento e il fenomeno del capolarato sono più evidenti, ma c’è l’intenzione dell’Ente comunale di estenderlo ad altri settori lavorativi. 

Il “Tavolo di lavoro permanente” vede seduti in stretta collaborazione la Prefettura di Ragusa, il Comune, i rappresentanti degli enti locali e delle diverse organizzazioni no-profit da tempo impegnati sul territorio a favori delle vittime.

Le zone interessate dal fenomeno del capolarato ricadono nei comuni di Acate, Comiso, Ispica, Ragusa, Santa Croce Camerina e Vittoria, dove è massiccia la  presenza di lavoratori stranieri. 

“Il fenomeno del caporalato, ovvero dello sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici, in prevalenza migranti, è particolarmente presente nei territori della cosiddetta “fascia trasformata”, dove alla coltivazione stagionale si è sostituita la coltura in serra – spiega l’Assessore ai Servizi Sociali Elvira Adamo -. La conversione del lavoro agricolo stagionale in colture permanenti ha modificato la composizione degli abitanti del territorio e le azioni a contrasto dello sfruttamento lavorativo stanno evidenziando il fenomeno attraverso il monitoraggio dei bisogni e delle condizioni socio-abitative dei cittadini di Paesi Terzi impiegati nel settore agricolo, facendo emergere situazioni critiche. La struttura di accoglienza descritta nell’avviso permetterà a quei lavoratori che avranno bisogno di assistenza, supporto e ospitalità temporanea a seguito di denuncia o di segnalazione di episodi di sfruttamento lavorativo di cui sono stati vittime “.

Sul sito del Comune di Ragusa è stato pubblicato l’avviso per intero, qui è possibile consultarlo. Nell’avviso sono spiegati i dettagli del progetto e come è possibile partecipare l’istanza di partecipazione, la scadenza è prevista il 20 novembre.

Pierpaolo Galota

servizi sociali, tavolo lavoro permanente

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