Conferimento reflui al depuratore di Modica: sistema in tilt dopo le nuove regole di Iblea Acque

Una situazione di blocco che rischia di esplodere da un momento all’altro. E’ quella venutasi a creare a Modica dopo che la gestione dello smaltimento delle acque reflue urbane provenienti dall’espurgo pozzi neri di private abitazioni presso l’impianto di c.da Fiumara, è stato affidato alla Iblea Acque S.p.a.

La gestione è stata affidata alla Società in House Providing lo scorso 28 settembre e da allora sono entrate in vigore regole e modalità che hanno di fatto bloccato l’attività di fondamentale importanza e mandato in tilt decine di famiglie modicane, impossibilitate a smaltire i reflui.
Il Gestore del Servizio Idrico Integrato ha imposto alle ditte che si occupano del servizio la compilazione di una istanza di conferimento dei reflui liquidi autotrasportati provenienti dall’espurgo di pozzi neri e di fosse biologiche a servizio di insediamenti civili e produttivi allocati in aree non servite dalla rete fognaria comunale in cui è necessario dichiarare che i reflui che verranno conferiti presso l’impianto provengono esclusivamente dall’insediamento indicato.

Che la ditta è regolarmente iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali i per tale servizio;

Che il refluo proviene da insediamento il cui lotto sul quale esso è edificato non confina con spazio
pubblico attraversato da pubblica fognatura.

Che il refluo proviene da insediamento dotato di regolare titolo edilizio ed abitativo;
Che il refluo da smaltire presso il depuratore a seguito dalle analisi effettuate risulta rispettare i limiti
di ammissibilità in fognatura e che trattasi di reflui domestici o a questi assimilabili;
Le analisi di caratterizzazione del refluo devono essere fatte annualmente e, solo in caso di urgenza, è
sufficiente l’autodichiarazione con l’obbligo di trasmettere entro 30 giorni gli esiti delle analisi con validità annuale. Le ditte devono presentare un DURC in corso di validità.

Queste richieste hanno mandato in tilt il sistema, e fatto lievitare in maniera esorbitante i costi di conferimento per le ditte e di conseguenza per i cittadini. Il risultato è che i reflui da settimane sono rimasti bloccati dentro i mezzi e che i cittadini sono costretti ad affrontare una situazione di emergenza sanitaria.

Oggi pomeriggio a Palazzo San Domenico è stato fissato un incontro dal quale si spera possa venire fuori una soluzione immediata.

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