Vittoria: Pozzo Bollente, la discarica della discordia. Botta e risposta tra Aiello e l’ex Nicosia

L’ex primo cittadino pesantemente accusato dice: “Aiello è in evidente stato confusionale

Nuovo scontro tra il sindaco di Vittoria Francesco Aiello e l’ex sindaco Giuseppe Nicosia.

Quest’ultimo infatti risponde alle accuse avanzate dal primo cittadino che qualche giorno fa, in un comunicato sulla discarica di Pozzo Bollente, in riferimento al recente processo, che ha visto assolto il Comune di Vittoria, che aveva come capo d’imputazione la mancata bonifica della stessa ha dichiarato: “Se la discarica non è stata bonificata, con i gravissimi danni ambientali che ne sono conseguiti, ciò è ascrivibile solo ed esclusivamente alla scorrettezza del Comune, gestito dal Nicosia“. Pronta la risposta di Nicosia: “Aiello è in evidente stato confusionale” e spiega come sono andate, a suo dire, le cose.

Partiamo dalle accuse di Aiello che nel comunicato dichiara. “Il soggetto che avrebbe dovuto occuparsi di questo aspetto era l’ATO, non il Comune. L’assoluzione del Comune, quindi, non sposta di una virgola il vero problema della mancata bonifica: la sparizione delle risorse economiche!Il Comune-spiega Aiello- se da un lato non è certamente imputabile per la mancata bonifica, è certamente responsabile della distrazione delle somme che non ha consentito all’ATO di intervenire. Infatti, l’articolo del contratto di trasferimento di titolarità della discarica attribuisce con precisione i compiti e i ruoli: l ‘ATO è il soggetto operatore, il Comune soggetto economico! Se la discarica non è stata bonificata, con i gravissimi danni ambientali che ne sono conseguiti, ciò è ascrivibile solo ed esclusivamente alla scorrettezza del Comune, gestito dal Nicosia.

D’altronde-prosegue il sindaco di Vittoria- a riprova di quanto detto, vi è il finanziamento della Regione concesso correttamente al Comune di Vittoria di recente: se ci fossero state infatti le somme specifiche, accantonate per la bonifica, perché partecipare al bando Regionale per il finanziamento della bonifica stessa? In ogni caso-prosegue Aiello– pare che la discarica fosse munita di 2 polizze fideiussorie a tutela della Regione, in qualità di soggetto deputato al rilascio delle autorizzazioni all’esercizio della discarica: perché mai le polizze non sono state escusse dalla Regione medesima? Anche in questo caso si sorvola: la compagnia d’assicurazione chiamata a mettere a disposizione le somme delle polizze avrebbe potuto-dovuto chiedere il conto ai soggetti inadempienti, ossia sempre il Comune di Vittoria. Comune che- conclude il primo cittadino- aveva violato la legge distraendo per fini impropri le somme vincolate per la bonifica e la messa in sicurezza. Si percepisce anche che nel processo sono stati coinvolti soggetti totalmente estranei ai fatti in questione”.

Pronta arriva la risposta dell’ex sindaco, tirato in causa da Aiello, Giuseppe Nicosia che, da noi contatto dichiara: “Purtroppo oramai i comunicati stampa del Comune si sono ridotti alla divulgazione di baggianate proferite da un sindaco in evidente stato confusionale” .

Nicosia chiarisce punto per punto la sua affermazione: 1) chi ancora ad onta di fior di sentenze parla di milioni di euro dovuti dal comune all’ATO o è un imbroglione che falsifica la realtà o uno che non è in grado di comprendere i più elementari passaggi amministrativi; 2) il comune che ho lasciato io non aveva quei debiti nei confronti dell’ ATO bensì vantava semmai crediti e azioni risarcitorie proprio per la cattiva condizione della discarica. Gli uffici dell’epoca hanno certificato tutto ciò e hanno emesso atti di bilancio a tutela del comune di Vittoria e volti alla sua salvaguardia ambientale; 3)il risanamento della discarica ha registrato ritardi solo per la negligenza tecnica ed amministrativa di chi la gestiva e se qualcosa negli anni è  stata fatta per metterla in sicurezza è stato solo grazie all’azione di pressing amministrativo ed alle denunce ed ai solleciti proposti dal comune di Vittoria ed in particolar modo dalla mia amministrazione; 4)Se Aiello ancora non ha capito nulla di come siamo andate le cose e se le faccia spiegare dagli ottimi funzionari che hanno gestito la vicenda relativa alle somme del post mortem e dei rapporti economici con l’ATO. Ottimi funzionari che sono quelli che storicamente hanno assistito bene l’ente, non quelli che ha assunto recentemente ed a detta delle ispezioni illegalmente; 5) lo stato confusionale di Aiello è chiaramente dimostrato dal fatto che pur di sparlare di me addossa inesistenti colpe al comune (cioè oggi all’ ente che indegnamente rappresenta e dunque a se stesso) per non aver versato milioni di euro all’ ATO”

Nicosia, che a quanto pare non le ha certo mandate a dire ad Aiello e conclude affermando che “Le conseguenze delle disastrose dichiarazioni di Aiello infatti non possono essere che il conclamato stato di dissesto dell’ ente. Se infatti come dichiara Aiello il comune deve ancora 5 milioni di euro all’ATO ( cosa che io ritengo una baggianata) il bilancio del comune deve riportare questo enorme debito e non si comprende come Aiello , che nel caso specifico sembra il difensore dell’ATO e non il rappresentante del comune, non abbia pagato questo fantomatico debito. O Aiello dice baggianate (cosa per la quale propendo) o Aiello sta dissestando l’ente. In un caso e nell’ altro è un grave danno avere un simile sindaco in stato confusionale

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