La Virtus Ragusa “stoppata” in casa, al “PalaPadua” il big match è di Capo D’Orlando

Virtus Ragusa 65

Infodrive Capo D’Orlando 68

Parziali: 15 – 17, 30 – 32, 45 – 55

Virtus Ragusa: Brown 19, Piscetta, Epifani 1, Cioppa, Simon 3, Tumino, Vavoli 8, Sorrentino 8, Gaetano 19, Mirabella ne, Guastella ne, Calvi 7. All.: Recupido

Orlandina Basket: Agbortabi 6, Moltrasio 8, Mentonelli 1, Mascherpa ne, Favali 11, Palermo 12, Jasaitis 22, Marini L. 8, Marini D., Collovà ne, Gatti. All.: Bolignano

Arbitri: Barbagallo di Acireale e Puglisi di Acicatena

Il quintetto di coach Gianni Recupido si arrende in volata per 65-68 dopo aver recuperato un margine di 14 punti scavato nel terzo periodo da Jasaitis e Leonardo Marini.

A Ragusa non bastano le prestazioni brillanti di Brown e Gaetano (entrambi a 19 punti), con gli ospiti che con il successo nel big match si prendono la vetta solitaria della classifica dopo quattro giornate di campionato.

La Virtus paga un po’ di tensione iniziale e Capo D’Orlando mette subito la freccia con la combo Marini-Jasaitis: 2-8. Il timeout di coach Recupido inverte il trend del primo quarto. Ragusa ricuce pazientemente e sorpassa con cinque punti in serie di Brown: 12-11. Vavoli buca la zona di Bolignano, anche se le difese prevalgono sugli attacchi e la sfida diventa una battaglia senza quartiere. Jasaitis chiude il contropiede che consegna all’Orlandina il primo quarto (15-17).

In campo si segna col contagocce. Sorrentino realizza da tre, Calvi si iscrive a referto, ma a metà frazione il tabellone indica perfetta parità: 23-23. Le squadre non prendono quasi mai ritmo, così sono le giocate dei singoli a spostare di poco l’inerzia: Brown trova ancora spazio per un lay-up in contropiede, ma l’ultimo sussulto è ospite: 30-32 al 20’.

L’inizio del terzo quarto può risultare decisivo: due triple di Moltrasio e una di Jasaitis inaugurano un parziale pesantissimo di 15-2 per gli ospiti, chiuso solo dal canestro di Vavoli. Quando Ragusa assorbe un po’ di energia dal pubblico, Capo d’Orlando è già sul +13 (32-45). Eppure la Virtus dimostra di averne ancora: la tripla di Calvi tiene aggrappata la squadra di Recupido sul 41-50. La difesa, però, fatica a gestire il talento offensivo di Jasaitis. Quattro punti di Gaetano permettono di accorciare all’ultimo mini intervallo: 45-55.

Al rientro in campo, però, il quintetto di Recupido dà la sterzata definitiva: stavolta il parziale di 15-3 premia la Virtus e l’energia di Sorrentino, Calvi e Simon: il nigeriano cancella un comodo tentativo d’appoggio di Palermo, poi segna dall’angolo il -2. Gaetano impatta dalla lunetta. Un libero di Sorrentino, invece, sigla il sorpasso (59-58). L’Orlandina però è brava a non disunirsi e ricostruire un nuovo tentativo di fuga: 59-64. Il finale è incandescente: Brown accorcia a -2, Jasaitis sbuca dal nulla per il 63-66, Gaetano accorcia sul -1. Palermo chiude i conti dalla lunetta, l’ultimo tentativo disperato di Cioppa non vede il ferro. Vince Capo D’Orlando.

“Non c’è molto da rimproverare ai ragazzi – esordisce coach Recupido nel post partita -. Anche se per la seconda volta in questa stagione abbiamo sofferto le mani addosso. Dobbiamo adeguarci meglio a questo livello d’intensità perché il campionato lo richiede. Abbiamo avuto qualche momento di sbandamento che abbiamo pagato caro. Faccio comunque i complimenti a Capo d’Orlando, che ha fatto una partita migliore della nostra. Siamo stati bravi nella rimonta: non era affatto facile, perché loro sono una squadra organizzata. In partite del genere, giocate a punto, i grandi giocatori come Jasaitis fanno la differenza”.

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