Modica: troppe questioni irrisolte al Comune tra bilanci, partecipate a rischio fallimento, lavoratori non pagati

Presa di posizione della Camera del Lavoro con Terranova e Salvatore Poidomani del Pd

Al Comune di Modica la confusione regna sovrana ma, era prevedibile, che prima o poi, i nodi venissero al pettine e ancora non sono nemmeno tutti.

A cominciare dall’enorme debito con la Ditta Puccia che ha pignorato i conti del comune per un importo di 3,2 milioni di euro, passando per un altro debito importante quello contratto nei confronti della SPM, i cui lavoratori attendono di percepire cinque mensilità arretrate e che se confermato ammonterebbe a circa 8 milioni di euro, per finire, si fa per dire, con il commissariamento da parte dell’assessorato regionale alle Autonomie Locali per la mancata approvazione dei rendiconti di gestione relativi all’esercizio finanziario 2022 e dei bilanci di previsione 2023-2025.

Su quest’ultima questione è intervenuto il segretario cittadino del Pd Salvatore Poidomani: “La parola bilancio se pronunciata all’interno di Palazzo San Domenico, ad alcuni provoca l’orticaria. Sia la Giunta che i responsabili dei servizi si dimostrano refrattari alla normativa che impone una rigida tempistica nell’assolvimento di tali compiti, consistenti nell’approvazione del Bilancio di Previsione e del Rendiconto. La Regione non può far altro che prenderne atto e procedere, come ha fatto, alla nomina dei Commissari ad acta. Dalla nuova Amministrazione ci si aspettava una maggiore attenzione e un coinvolgimento del Consiglio Comunale, che ancora attende di vedere il Rendiconto del 2021. Non vi è dubbioche la mancata approvazione dei bilanci del Comune riveste un significato politico, perché denota una mancanza di rispetto nei confronti della comunità modicana”

Intanto anche la situazione della SPM continua a generare polemiche. È di queste ore l’intervento del segretario della Camera del Lavoro di Modica Salvatore Terranova che da sempre si è occupato della questione. “Il punto centrale– dichiara Terranova- è che la SPM è collocata su un crinale molto ristretto e che pensiamo sia diventato urgente individuare una soluzione che metta i 48 dipendenti in sicurezza, salvaguardandoli da qualsivoglia rischio, perché diversamente la conseguenza, per loro, sarebbe la perdita del posto di lavoro.

Da qualche settimana-spiega Terranova- è attivo un tavolo di confronto con l’Amministrazione e in particolare coll’Assessore alle Partecipate per costruire un percorso che metta insieme esigenze di natura pubblica e salvaguardia dei livelli occupazionali. E in questo contesto, nel corso dei due incontri sin qui fatti, come Camera del Lavoro abbiamo proposto, atteso che la SPM è stata posta in liquidazione e che quotidianamente viene aggredita da pignoramenti, di trasferire i lavoratori ad altra società pubblica, utilizzando a tale fine una delle due società recentemente costituite dal Comune. Tale passaggio avrebbe carattere temporaneo, perché queste 48 unità si potranno assumere quali dipendenti comunali, se si vuole beneficiare delle possibilità scaturenti dalla vigente normativa.

Abbiamo sostanzialmente chiesto-sottolinea Terranova- di operare in due fasi al fine di mettere al sicuro 48 famiglie. L’intervento-zattera (la nuova società), con caratteristica temporanea, al massimo un anno, per scongiurare che, in caso di fallimento della SPM, i dipendenti rischino il licenziamento; e, come seconda fase, avviare le procedure, nel primo rispetto dei dettami derivanti dalla finanza pubblica, per includere detti lavoratori nei ranghi dell’ente-comune. Questa procedura in due momenti è necessaria perché, considerate le condizioni finanziarie ed economiche del Comune, non potranno essere assunti in un’unica soluzione tutte le 48 unità, ma secondo un piano ben scandito da concludere in un anno.

Oggi- conclude il segretario della Camera del Lavoro– l’urgenza è rappresentata dal concretizzare in tempi brevissimi l’obiettivo, che riteniamo possa coinciderà anche con l’intendimento dell’Amministrazione comunale, nel frattempo però bisogna agire per pagare le 5 mensilità di stipendi maturati dai lavoratori, sia di quelli rimasti in capo alla Spm sia delle altre 31 unità trasferite alla Iblee Acquee

asseessore alle partecipate, assessorato regionale autonomielocali, bilancio, Camera del Lavoro, Comune di Modica, ditta puccia, modica, palazzo san domenico, Pd, Salvatore Terranova, SPM

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings