Reddito di cittadinanza: solo a Ragusa 1.162 tagli, tensione alta e Comuni impreparati

In questi giorni la sospensione del reddito di cittadinanza, com’era prevedibile, sta facendo molto discutere. La tensione è alta e si sono già verificati diversi episodi di proteste eclatanti nelle sedi dei municipi.

Il provvedimento, comunicato con un sms dall’Inps, solo a Ragusa prevede un taglio a 1162 percettori, 1162 famiglie che da un giorno all’altro si vedono privati di un’entrata importante, senza possibilità di replica.

“Anche il metodo di comunicazione lascia intendere l’idea che il Governo ha della povertà” afferma Peppe Scifo, segretario generale della CGIL di Ragusa.

“Di fronte alla decisione sbagliata del Governo di sospendere il Reddito di cittadinanza la comunicazione di un evento così grave per le famiglie, viene affidato alla messagistica artificiale.

La povertà non è una colpa come pensa il Governo e le risorse impiegate non possono essere considerate fondi sui quali fare cassa mentre altre categorie di persone ben meglio avvantaggiate ricevono trattamenti fiscali di favore come nei piani dell’esecutivo a partire dalla flat taxi.

In questo momento così tragico con intere fasce di popolazione in sofferenza per il caro vita, soprattutto per l’aumento dei prezzi dei prodotti di prima necessità, il Governo sceglie di abbandonare al proprio destino migliaia di famiglie.

Le diseguaglianze sono destinate a crescere, conclude Peppe Scifo, ed allargare ancora di più la distanza tra il nord il sud afflitto da in tasso strutturale di disoccupazione tra i più alti in Europa e dal lavoro povero”. La Cgil annuncia battaglia contro questa idea della destra di difesa dei più forti contro gli interessi e i diritti dei più deboli.

A Ragusa, Peppe Calabrese, segretario cittadino del Partito Democratico e consigliere comunale si rivolge al primo cittadino: “Cambiano le regole per il Reddito di Cittadinanza, ma quali azioni ha in mente l’amministrazione Cassì per sostenere le famiglie che, di colpo, non lo percepiranno più?”

“Già da qualche giorno diversi percettori del RdC hanno ricevuto dall’INPS la comunicazione dello stop all’erogazione, si tratta di soggetti che il Governo considera in grado di lavorare e che riceveranno un sussidio più piccolo per un anno a patto di frequentare corsi di formazione per il lavoro. Chi non ha ricevuto comunicazione, invece,  continuerà a ricevere il RdC fino a fine anno”.

“Purtroppo, nella manovra di qualche giorno fa al Comune di Ragusa per l’assestamento di bilancio non abbiamo visto l’impiego di somme che possano ammortizzare l’impatto sociale di tale cambiamento. Temiamo che al Comune di Ragusa siano impreparati a reggere l’impatto con le conseguenze della manifesta incapacità della destra al Governo”.

E c’è allarme tra i sindaci siciliani. L’assessore regionale alla Famiglia e al lavoro, Nuccia Albano insieme al collega delle Autonomie locali, Andrea Messina, fa sapere di avere organizzato un incontro con i rappresentanti dell’Anci, per ascoltare il loro punto di vista e vedere come la Regione possa essere vicino ai problemi emergenziali delle comunità locali.

cgil, comune ragusa, famiglia, lavoro, Peppe Calabrese, Peppe Scifo, povertà ragusa, reddito cittadinanza, sms reddito sospeso

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings