L’esperto: il rialzo dei tassi della Bce è necessario. Pretestuosa l’alzata degli scudi del Governo
( Salvatore G. Blasco) – Ogni tanto nel nostro Paese, purtroppo, sembra di dovere ricominciare da capo prima di voltare pagina.
Infatti, solo da noi, il problema è diventato che la Bce vuole alzare i tassi per combattere la spirale dei prezzi. Sicuramente , come ha detto di recente e in modo autorevole il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Sicuramente agire sulla leva del costo del denaro è mossa da meditare e articolare molto attentamente
Drenare liquidità rendendo più cari i prestiti ad aziende e famiglie provoca una contrazione dell’economia.
Ma questo non deve farci dimenticare quale sia il vero obiettivo della Bce: frenare l’inflazione
Naturalmente alle critiche andrebbero aggiunte altre azioni per frenare la scalata dei prezzi, che a mio avviso , il più delle volte è dovuto a mere speculazioni che vanno ad alterare l’andamento dell’economia.
Per essere conseguenziali occorre attuare più stringenti controlli , da parte dello Stato, sulle catene di produzione e distribuzione. Ma che a oggi, purtroppo, non ci sembra siano in atto.
Il governo deve muoversi velocemente per frenare l’aumento sproporzionato delle rate dei mutui a tasso variabile al fine di evitare un sicuro contenzioso con la clientela sana.
Ma per fortuna arrivano le prime adesioni delle grande banche alla richiesta del governo di allungare la durata dei mutui a tasso variabile ( che sono per fortuna solo un terzo di tutti i mutui in essere) delle famiglie per fronteggiare l’aumento dei tassi attuato dalla Bce e, di conseguenza delle rate di rimborso. La manovra però riguarda ,almeno per il momento , solo i mutui in regola con i pagamenti.
Inoltre le banche devono aumentare i tassi passivi ( attivi per i risparmiatori) dopo che hanno fruito dei depositi dei risparmiatori remunerandoli allo 0’25%, quando andava bene.
Le Operazioni di mercato aperto (Open Market Operations) cosa sono?
Consistono nell’acquisto o nella vendita di titoli da parte della Bce ( Banca Centrale) agli operatori finanziari, solitamente a condizioni particolarmente vantaggiose per questi ultimi.
In tal modo la Banca centrale influenza i corsi dei titoli stessi e aumenta o riduce la liquidità monetaria del sistema economico.
La Bce alza i tassi per frenare l’inflazione. La Bce ha deciso di alzare i tassi d’interesse di un quarto di punto percentuale ( di recente), portando il tasso sui finanziamenti principali al 4%, quello sui depositi al 3,50% e quello sui prestiti marginali al 4,25%.
Si tratta dell’ottavo aumento consecutivo dal luglio dello scorso anno : l’obiettivo è quello di arginare l’inflazione.
La Bce è un Istituto autonomo quindi quando manovra i tassi lo fa nell’interesse dei 27 Paesi dell’UE e non certo per danneggiare qualche singolo Paese.
Quindi l’alzata degli scudi di alcuni esponenti della maggioranza contro Christine Lagarde, presidente della Bce, sono solo e soltanto pretestuose .
In conclusione la politica monetaria è lo strumento principe nel combattere il caro vita.
Può e deve essere criticata, per esempio nella velocità con la quale sta attuando il rialzo dei tassi o, forse, nell’avere sottovalutato la misura o la dinamica del ritorno dell’inflazione. E purchè non si perda di vista il vero nemico, la corsa dei prezzi.
Salvatore G. Blasco
banca centrale, corsa prezzi, Inflazione, mutui, Open Market Operations