La Nefrologia dell’ospedale di Modica diventa centro di riferimento di formazione in Italia

La Nefrologia dell’Ospedale Maggiore “Nino Baglieri” di Modica diretta dal dottore Walter Morale diventa centro di riferimento di formazione degli accessi vascolari per emodialisi in Italia.

Una convenzione siglata tra l’ Università Sant’Anna di Pisa e l’ASP di Ragusa, permetterà ai medici nefrologi, chirurghi vascolari e radiologi interventisti provenienti da tutta Italia di poter accedere, in qualità di tirocinanti, all’attività nefro-chirurgica ed endovascolare che viene espletata presso l’Unità complessa di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale di Modica.

Quella iblea rappresenta l’unica Nefrologia siciliana ed una delle poche in Italia ad essere individuata per questo tipo di percorso formativo specialistico.

Gli accessi vascolari dei pazienti emodializzati rappresentano una condizione indispensabile per una persona nefropatica allo stadio terminale della malattia renale per poter accedere ai trattamenti depurativi emodialitici di sostituzione della funzione renale: per far ciò occorre prima una preparazione dei vasi degli arti superiori mediante un allestimento chirurgico di uno shunt artero-venoso chiamato fistola artero-venosa (FAV).

La qualità di vita e la stessa sopravvivenza del paziente in emodialisi dipende proprio da un adeguato funzionamento dell’accesso vascolare. La U.O.C. di Nefrologia e Dialisi dell’ASP di Ragusa è stata la prima in Italia ad introdurre nuove tecniche chirurgiche e la realizzazione delle FAV endovascolari senza l’approccio della chirurgia tradizionale.

“Tutto ciò è frutto di una grande sinergia collaborativa e dalla presenza di una Direzione strategica lungimirante – spiega il dottor Walter Morale, che è anche coordinatore nazionale del Gruppo di Studio degli accessi vascolari della Società Italiana di Nefrologia -. In Sicilia ci sono qualificate competenze e trovare lo spazio e il supporto per esprimersi diventa non solo produttivo, ma incentivante. E permette di offrire un servizio sanitario più efficiente e adeguato alle esigenze dell’utenza”.

“La strategia vincente di questo percorso – prosegue il primario – nasce dalla collaborazione multidisciplinare ed interaziendale instauratasi con la Radiologia Interventistica dell’Azienda ospedaliera “Cannizzaro” di Catania e dalla collaborazione multidisciplinare con altre specialistiche del territorio ibleo come con la Chirurgia Vascolare diretta dal dottor Andrea Li Destri, la Radiologia del dottor Andrea Boncoraglio e il supporto dell’Emodinamica, che ci hanno permesso di aprire e di sviluppare il campo del trattamento delle complicanze vascolari delle FAV, che rappresentano la maggior causa di ospedalizzazione dei pazienti emodializzati.”

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