Giornata di inaugurazioni oggi a Comiso per i due candidati a sindaco Maria Rita Schembari, sostenuta dal centrodestra e Salvo Liuzzo, di area progressista.

Entrambi hanno scelto come orario le 19.3o ma mentre l’attuale sindaco ha scelto di aprire il suo Comitato Elettorale nel cuore di Comiso in Piazza Fonte Diana, Liuzzo inaugurerà la sua sede in via Generale Amato 153, angolo via San Biagio.

“Una casa comune da inaugurare in una serata dove stare insieme, un momento bello, da condividere, uno accanto all’altro, mettendoci alle spalle ma senza mai dimenticare la pandemia”. Queste le parole di Maria Rita Schembari, che ha voluto ricordare, quello che ha definito il periodo più difficile dei suoi 5 anni al governo della Città. “Una pausa forzata che ha costretto ognuno di noi ad interrompere le proprie attività; è successo anche alla nostra amministrazione. Molti si chiedono come mai alcuni progetti stiano arrivando solo adesso ad ultimazione. Il motivo non sta, come qualcuno vorrebbe far credere, perché siamo in campagna elettorale; spiegazione banale, sempliciotta e metodo che non ci appartiene. Un’opera pubblica, tra progettazione e realizzazione, necessita di almeno un triennio tra progettazione ed avvio e i due anni di stop, imposti dal Covid e dalle sue conseguenze, hanno rallentato l’iter ma non c’hanno mai scoraggiati. Abbiamo continuato a lavorare rifuggendo i riflettori e oggi, i frutti di questo lavoro silenzioso ed efficace, vengono consegnati e presentati ai Comisani”.

Salvo Liuzzo invece presenta l’inaugurazione del suo comitato puntando sul cambiamento: “Sarà l’occasione per salutare tutti gli amici e i militanti delle varie liste che mi sostengono e che ci verranno a trovare  ma anche per parlare di Politica con la P maiuscola, di Amministrazione con la A maiuscola, sarà il momento in cui cominceremo a lanciare le idee forti del nostro programma, quelle che vogliono ribaltare la prospettiva di Comiso che, così continuando, continuerà ad essere grigia e incolore. È il momento di fornire un’alternativa alla città, un’alternativa di ampio respiro a questa Giunta che ha sonnecchiato, non riuscendo a garantire niente di meno che un’attività ordinaria. Tutte bravissime persone, beninteso. Ma amministrare deve, per forza di cose, essere un’altra faccenda. Altrimenti, la macchina comunale potrebbe muoversi per inerzia, come un moto già stabilito. E, invece, diciamo noi, la Giunta municipale deve riuscire a garantire un quid in più, deve fornire risposte, sapersi inserire nei quadri più complessi. Noi siamo Comiso, la città dell’aeroporto, dobbiamo sapere guardare al futuro affrontando le sfide più grandi. In questi cinque anni, siamo stati Comiso, una città qualunque. Ci siamo accontentati. No, non è più il tempo di accontentarsi”.