Immigrazione, a Lampedusa la fine del mondo. Mentre Malta fa marameo a tutta l’Europa

La fine del mondo a Lampedusa. Sbarchi senza soluzione di continuità. Dall’alba al tramonto ed anche di notte. Operativi h24 Capitaneria di porto, Guardia di Finanza, Carabinieri, Protezione civile e Croce Rossa.

Il possibile per evitare le morti in mare?

Si … il possibile ed anche di più. Demodé da un pezzo da queste parti la massima giuridica latina “ad impossibilia nemo tenetur”.

Oggi per non essere tacciati di disumanità da prezzolati professionisti della denigrazione, italiani e stranieri, si tenta anche l’impossibile. Proprio così. Il possibile, ma anche l’impossibile.

Sar  è l’acronimo ricavato dal termine inglese “search and rescue” per indicare operazioni di ricerca e salvataggio in mare. Fra le zone Sar del Mediterraneo riveste grande importanza quella maltese.  Che, ovviamente, è zona di esclusiva pertinenza dell’isola dei Cavalieri che fa parte, a tutti gli effetti, dei 27 Paesi dell’UE.

Tuttavia, manco a dirsi, l’importante e ambiziosa isola che ha nel turismo scientificamente organizzato la sua straordinaria fonte di ricchezza, non vuole saperne di accogliere migranti in fuga.  Fa parte dell’Europa, questo si, per ottenere vantaggi e finanziamenti, ma di doveri … mastru Pietru.

Migranti nella nostra piccola isola? Mai. O meglio. Abbiamo in un primo momento  cercato di fare il nostro dovere, dicono i maltesi, ma quando il gioco s’è fatto duro, abbiamo dovuto necessariamente trovare una soluzione alternativa. Una volta intercettati i barconi con migranti a bordo li abbiamo accompagnati regolarmente fuori dalle nostre acque territoriali indicando loro la rotta verso la Sicilia.

Obiettivo raggiunto, oggi non abbiamo più neanche questo problema, tant’è che i fuggitivi, tranne casi rarissimi di emergenza, preferiscono proseguire la navigazione verso Lampedusa.

Hai capito? Malta fa la stupida e l’Europa tace e continua a fare a “spetta” solo con noi. La zona Sar maltese non esiste più. E’ stata azzerata. O meglio, esiste ancora sulla carta. Di fatto è zona riservata alle navi ONG che, una volta salvati i migranti, si dirigono a Lampedusa.

Ma c’è di più. Nel corso dell’accordo-farsa sulla redistribuzione dei migranti portato avanti proprio a Malta nel mese di settembre del 2019 su iniziativa della Germania decisa a dare una mano di aiuto al governo Conte Due appena insediato, è stato stabilito, alla presenza del ministro del tempo Luciana Lamorgese, di far elargire dall’Europa al governo maltese un contributo pro migranti di 200 milioni di euro. Incassato il contributo, Malta, da allora ad oggi ha accolto un solo migrante. Uno di numero. Uno!

Vogliamo dare addosso a Malta? Assolutamente no. Non ce ne può fregar di meno. Ma se vogliamo dire le cose come stanno non possiamo esimerci dal raccontarle per quelle che sono. Soprattutto per ribadire che tra la grave insufficienza e inadeguatezza politica dell’Europa e la servile dabbenaggine dei governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni alla guida del nostro Paese,  gli sbarchi senza fine di questi giorni, tra terremoto in Turchia, fame nera in Tunisia e spinta malavitosa di organizzazioni non più occulte, stanno assumendo proporzioni disastrose … da invasione programmata.

Michele Giardina     

Nella foto di copertina il preaccordo ai tempi del Governo Conte Due

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings