Neanche la conferma della data delle elezioni ha dato uno sprint ad ufficializzare le candidature a sindaco di Modica. Che cosa o chi si sta aspettando? Non c’è dubbio che, tutti gli occhi sono puntati sull’onorevole  Ignazio Abbate, il quale ha una carta importante a suo favore: il tempo, quello che manca ai suoi avversari.

L’on Abbate, infatti, può aspettare fino alla fine per decidere il suo candidato, non ha bisogno di fare la campagna elettorale, ha avuto dieci anni di tempo per farla.

Ma la sua decisione è importante perché non riguarda solo la scelta del nome ma tutto si gioca anche sul simbolo, se uscire o meno con quello della Nuova Dc oppure no. E questa non è certo una questione da sottovalutare, perché la sua decisione potrebbe inficiare i rapporti con Totò Cuffaro, a cui deve molto.

Da qui, a catena, ci sono tutte una serie di reazioni. Ovviamente se andrà da solo, e non con il centrodestra, questo dovrà organizzarsi in maniera autonoma e trovare un candidato ed è quello che sta facendo Fratelli d’Italia che a breve dovrebbe sciogliere le riserve.

Nel frattempo, c’è un gruppo, quello degli imprenditori che fa capo a Zaccaria, che aveva puntato sul candidato Rosario Salamone, il cui nome in realtà convince poco essendo innanzitutto non modicano e poi non avendo mai fatto politica. E così resta in stand by, in attesa di capire cosa vogliono fare gli imprenditori modicani che, a quanto pare, potrebbero convergere sul nome di Maria Monisteri, facendola diventare la loro candidata nel caso, alquanto improbabile ma non impossibile, che alla fine Ignazio Abbate la scarichi.

L’on Abbate sembra molto combattuto anche perché chi lo consce bene lo conferma il nome che lui farebbe ad occhi chiusi è quello del fidato Giorgio Linguanti, al quale comunque, sta già preparando un eventuale premio di consolazione.

Il dubbio però l’on Abbate dovrà scioglierlo al più presto o potrebbe perdere la sua candidata e con lei anche le elezioni. Ma questa forse è fantapolitica.

Per il resto, pare che Giovanni Scucces sia sempre più convinto a candidarsi da solo, come ha fatto Nino Gerratana, a cosa porteranno queste candidature solitarie lo scopriremo solo più avanti.

Sul fronte della sinistra, il Pd dopo le elezioni del segretario nazionale, pare che stia perdendo pezzi che vanno a confluire in altri partiti o movimenti, lasciando il partito sempre più debole e solo.

Nel Pd, sembra si stia consolidando la candidatura di Ivana Castello, forte, di un accordo con Medica, esponente locale di 5Stelle, mentre anche il Terzo Polo è pronto a scendere in campo con liste e candidati.