La provincia di Ragusa esclusa dai finanziamenti del PNRR per ammodernare la rete ferroviaria. La denuncia della CGIL
Quando si parla di PNRR non si può fare a meno di pensare alle numerose opportunità che si potrebbero presentare soprattutto per la Sicilia ed in particolare per il territorio ibleo in tema di infrastrutture, ad esempio, con interventi mirati che potrebbe accorciare quanto più possibile il divario con le regioni del centro –nord.
Ma a quanto pare nemmeno questa volta riusciremo a intercettare i fondi necessari a cambiare le cose. La denuncia arriva dalla Cgil in merito soprattutto alla rete ferroviaria.
Pare infatti che la provincia di Ragusa sia stata del tutto dimenticata. “In diverse occasioni, si legge in una nota della CGIL di Ragusa, abbiamo posto fin da subito la necessità di interventi per lo sviluppo della rete ferroviaria del territorio per creare collegamenti tra le diverse province a partire dai collegamenti con Catania e Palermo. Da anni la discussione a livello territoriale si è concentrata sulla necessità di realizzare le autostrade a partire dal progetto della Ragusa-Catania, del completamento della Siracusa – Gela, sull’aeroporto di Comiso e il Porto di Pozzallo. È sempre mancata la discussione e l’interesse, da parte delle Istituzioni e non solo, sulla necessità di uno sviluppo della rete ferroviaria. Durante il Governo Musumeci la CGIL di Ragusa ha aperto un confronto per ribadire la necessità di mettere in cantiere opere, a partire dai fondi del PNRR, di potenziamento e sviluppo della nostra rete ferroviaria. Ad oggi molti progetti a valere sul PNRR riguardano gli investimenti sulle reti ferroviarie con buona prevalenza di risorse destinate al Sud. Ma c’è una palese marginalità della Sicilia ed una totale inesistenza di interventi sul nostro territorio”.
E’ previsto un finanziamento di 963 mln per la realizzazione di 9 progetti.
In particolare, i lavori consistono nel miglioramento di 680 km di linee regionali, di cui il 63%, pari a 591 mln di euro, dovrà essere impegnato nelle regioni del Sud. Ma nessuno di questi programmi finanziati con risorse PNRR e FSE riguardano la Regione Sicilia che continua ad essere ultima regione per progetti e quindi per prospettive di sviluppo per il futuro.
Ma c’è di più è previsto anche il potenziamento elettrificazione delle ferrovie del Sud dove ancora oggi le reti ferroviarie sono nella maggior parte non elettrificate.
“In provincia di Ragusa, spiega la Cgil, non esiste alcun metro di binario elettrificato e difficilmente si realizzerà nel prossimo futuro poiché ad oggi non risultano progetti come quelli già in corso di realizzazione che riguardano le linee Palermo- Agrigento -Porto Empedocle, il Nodo di Catania e il collegamento del porto di Augusta. È del tutto evidente, sottolinea la Cgil, che per la Sicilia si tratta di porzioni marginali di interventi che lasciano fuori territori come quello della provincia di Ragusa la cui dotazione infrastrutturale ferroviaria è ancora oggi ferma a quasi un secolo fa.”
Si sta verificando quello che già era emerso con la bocciatura dei primi progetti presentati dalla Regione Sicilia e cioè la perdita di questa importante opportunità quasi irripetibile. “Occorre mobilitarsi per chiedere al nuovo Governo che ci sarà un recupero, per quanto possibile, per far arrivare importanti investimenti nella regione. La Sicilia rischia di rimanere fanalino di coda dentro un processo che sta già avendo importanti ricadute nel Sud Italia.”
Partendo da queste considerazioni la Cgil conclude dicendo che “sembra davvero assurdo parlare di Ponte sullo Stretto mentre i fondi per le infrastrutture veramente utili si spendono altrove, e tutto questo per incapacità della classe politica del Governo regionale precedente. Vediamo cosa succederà con il nuovo Governo”.
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Andrea
Ma la deputazione nazionale in provincia dove sta. Questo è molto grave ed e’ l’ ennesimo fallimento della nostra classe dirigente. Vedo solo apparizioni televisive e nessuna programmazione per lo sviluppo del territorio.