Quando circa un anno fa sono comparsi nella nostra città i cartelli “Attenzione rallentare-in questa città i bambini giocano ancora per strada” abbiamo tutti fatto un sorriso e qualcuno non ha risparmiato anche qualche parola non tanto gentile nei confronti di chi aveva scelto di mettere per strada quei cartelli.

In realtà si trattava di una campagna di sensibilizzazione fortemente voluta dal Comandante della Polizia Municipale di Modica Saro Cannizzaro che dichiarava “Abbiamo scelto questo slogan nella speranza che attecchisca sull’automobilista e lo responsabilizzi“.

La verità è che sappiamo tutti che ormai è difficile trovare bambini che giocano per strada, anche se dobbiamo dire che fortunatamente ancora in alcuni quartieri succede e quanto pare non succede solo a Modica.

È di ieri, infatti, un articolo pubblicato sul Corriere del Veneto che ci ha subito colpito riportandoci alla mente proprio i cartelli che insistono a Modica.

Questo articolo parla di un comune, San Gregorio nelle Alpi, dove i bambini della scuola primaria hanno realizzato un cartello colorato in cui si legge proprio «Attenzione rallentare in questo paese i bambini giocano ancora per strada».

In realtà il cartello fu realizzato nel 2021 proprio nello stesso anno in cui uscì anche nel Comune di Modica. Ma perché se ne parla solo adesso? Perché grazie ai social e ad un post realizzato sulla pagina «Vivere La Montagna» tre giorni fa l’iniziativa ha raggiunto oltre 102 mila like e ha avuto più di 17 mila condivisioni con quasi 2100 commenti, insomma come si dice è diventata virale! Il post che ha acceso i riflettori sul Comune recita: «In un’epoca che vede divieti ovunque per i bambini, tranne quelli di non abusare degli smartphone, questo cartello invita a un ritorno verso il passato, quando la socialità la faceva da padrone».

C’è chi lo ha definito il ‘cartello più bello di sempre’, chi fa un tuffo nella memoria, chi si abbandona ad aneddoti e chi impartisce lezioni di civiltà. Quello che conta è che esistono ancora bambini che giocano spensierati nelle strade dei loro paesi. Queste parole forse ci hanno fatto ricredere sul significato di quel cartello, che lo ammettiamo, adesso leggiamo con occhi diversi.

Forse infatti il cartello ci dovrebbe fare riflettere sul fatto che se oggi leggendolo sorridiamo perché lo riteniamo inutile in quanto in realtà non ci sono più bambini che giocano per le strade, o ce ne sono pochi rispetto al passato, c’è un problema reale ed è che i nostri figli sono troppo distratti dalla tecnologia, sono troppo impegnati dalle mille attività che sono previste nelle loro giornate che non solo dimenticano di giocare, ma di farlo all’aria aperta e noi che viviamo ancora in una zona in cui esistono i quartieri dovremmo incentivarli a farlo.

Certo è anche vero che i tempi sono cambiati e adesso i pericoli sono aumentati ma ci sono certamente dei luoghi in cui è più facile, più sicuro poter permettere ai bambini di tornare a giocare con i giochi di un tempo, la campana per esempio, o le biglie, o nascondino insomma basta un po’ di fantasia per uscire dalle proprie camerette e dedicarsi alle mille attività che si possono fare all’aria aperta. In questo senso i comuni dovrebbero realizzare delle aree dove permettere ai bambini di riunirsi in sicurezza all’aperto come è stato fatto a Modica nell’area del Parco Padre Basile in Via Fontana.

Ecco forse se il cartello lo leggiamo con questo significato tutto ha un senso!

Intanto proponiamo un gemellaggio con il Comune di San Gregorio nelle Alpi, un gemellaggio che veda coinvolti i bambini, gli unici che sono in grado, se gli permettiamo di essere bambini, di cambiare goccia dopo goccia o, forse sarebbe il caso di dire, cartello dopo cartello questo mondo.