Centinaia di migranti si trovano nel Mediterraneo, c’è chi è in attesa di sbarcare, chi di lasciare la costa africana, chi è ancora in balia delle onde. Solo fra la notte e l’alba a Lampedusa sono arrivati 181 migranti e l’hotspot di contrada Imbriacola è in piena emergenza: attualmente ospita 939 persone a fronte di 350 posti disponibili.

Stanotte si è concluso a Pozzallo lo sbarco dei migranti messi in salvo da una motovedetta della Guardia costiera. Si tratta di nove persone in tutto, solo uomini, tutti egiziani e tra loro 2 minori.

Sono stati soccorsi mentre si trovavano a bordo di un peschereccio alla deriva e per fortuna stanno tutti bene. Uno sbarco anomalo rispetto agli altri proprio per l’entità esigua delle persone soccorse che non erano vittime di un altro naufragio in quanto erano tutti con abiti asciutti e per fortuna stanno tutti bene.

A Lampedusa nel cuore della notte, direttamente al molo commerciale, sono giunti, con una barca di 8 metri, 58 bengalesi, somali, egiziani e marocchini. All’alba, dopo aver soccorso al largo una barca in ferro di 5 metri, un gommone di 7 metri e un barchino di 5, la Capitaneria di porto ha sbarcato al molo Favarolo altri 123 migranti, fra cui 40 donne e 9 minori, che hanno dichiarato di essere originari di Costa d’Avorio, Guinea, Camerun, Gambia, Mali, Sierra Leone e Sudan. Ieri, a Lampedusa, s’erano registrati 9 sbarchi con un totale di 172 persone.

Tante le tragedie che si nascondono dietro questi viaggi della disperazione, tra queste quella della bimba tunisina di 4 anni, arrivata da sola a Lampedusa perchè i genitori, insieme alla sorella di sette anni sono rimasti sulle coste tunisine a causa del panico durante i momenti della partenza, con l’imbarcazione degli scafisti che ha spinto il barcone a partire. Il team di Save the Children a Lampedusa, spiega la portavoce Giovanni Di Benedetto, ha immediatamente garantito l’assistenza e il supporto alla bambina che è già stata affidata ad una comunità protetta.