Modica: tariffe trasporto scolastico ‘usate’ dai candidati in campagna elettorale. La Cgil chiede di rivedere le fasce Isee

La decisione del Commissario Straordinario del Comune di Modica di modificare le tariffe del servizio di trasporto scolastico sta sollevando numerose polemiche in città.

Si tratta infatti di una decisione che arriva in un momento già difficile per le famiglie che devono affrontare gli aumenti delle bollette della luce e del gas e anche dei libri di testo.

Pensate che, mentre precedentemente una famiglia che aveva un reddito fino a 20 mila euro era esente dal pagamento adesso dovrà pagare 50€ a bambino, senza poter contare nemmeno della riduzione per il secondo figlio.

Sull’argomento è intervenuto in queste ore il Segretario della Camera del Lavoro di Modica Salvatore Terranova che in un comunicato si rivolge alla Commissaria e pone la questione sotto un altro aspetto ovvero quella della rideterminazione di una diversa impostazione delle fasce Isee.

Ad esempio, le famiglie aventi Isee fino a 12 mila euro, dovrebbero essere esentate dal pagamento del servizio, recuperando le risorse aumentando la compartecipazione delle famiglie detentrici di Isee alto.

Pertanto, dichiara Terranova, pur avendo fatto bene la Commissaria a chiedere un sacrificio alle famiglie che fruiscono del servizio scuolabus, condizione peraltro imposta dal Testo unico degli Enti locali, ci sembra però che le tariffe da pagare individuate, con la determinazione commissariale n. 2966 del 29 agosto 2022, sulla base delle ben codificate fasce Isee si riflettono in maniera pesante sui fruitori. E ciò lo testimonia la protesta montante delle famiglie, soprattutto quelle con reddito basso, che denunciano di non poter sostenere le nuove tariffe rideterminate in aumento rispetto a quelli precedentemente vigenti.”

La Cgil, quindi, non è contraria al fatto che il servizio venga pagato ma sottolinea che a pagare siano quelli che possono permetterselo.

Ovviamente questo è un argomento che fa gola ai politici impegnati in questi giorni nella campagna elettorale. Tutti, quindi, sono intervenuti per dire la loro anche chi avrebbe fatto meglio a tacere.

L’ex sindaco di Modica Ignazio Abbate, ad esempio, ha fatto un lungo post non per dire che la decisione della Commissaria è sbagliata ma che anzi è stata fatta una scelta legittima che quasi tutti gli amministratori fanno perché non vogliono rinunciare ad un introito importante per il Comune.

Tutto questo solo per dire che lui, invece, quando amministrava ha scelto di non fare pagare per venire incontro alle famiglie modicane con le conseguenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti e che costringono la Commissaria a fare ciò che l’ex sindaco non poteva fare perché sarebbe stato impopolare.

Ma non solo, da questo post emerge che il sindaco che a quanto pare bazzica di continuo al Comune insieme ai suoi ex assessori, come ha ammesso la stessa Commissaria, per aiutarla nella prosecuzione del lavoro da loro avviato. non ha ritenuto necessario consigliare la stessa sull’aumento delle tariffe. Ma non poteva.

Avrebbe potuto farlo ma a volte sembra quasi che sia contento che le cose adesso in città vanno male perché pensa che questa situazione possa giocare a suo favore, come in questo caso, per permettergli di dire quanto lui era bravo e come si sente la sua mancanza ma soprattutto per permettergli di fare delle belle promesse elettorali:  “Se gli elettori mi daranno fiducia riporterò il modello Modica in campo regionale perché il mio obiettivo è che tutti i giovani sotto i 18 anni possano usufruire del trasporto gratuito come già avviene in altre realtà europee

E se non verrà eletto che farà? Sarebbe stato più corretto da parte di Abbate farsi portavoce con la Commissaria per capire se ci fossero stati i margini per rivedere la decisione, magari sarebbe stato accusato di ingerenza ma almeno questa volta la sua presenza al Comune sarebbe stata motivata da un buon proposito.

Ma in questo dibattitto non è da meno l’intervento di altri candidati come Tato Cavallino, ad esempio, che ricordiamo è stato consigliere comunale di opposizione per tutti e nove anni di amministrazione Abbate.

Cavallino, dopo aver parlato con la Commissaria pone l’attenzione su un aspetto interessante.

La Commissaria ha infatti chiarito che sta solo applicando la legge ovvero quello che mi impone di fare la Corte dei conti essendo il Comune in piano di riequilibrio. Questo vuol dire che Abbate non ha applicato la legge? E lo ha fatto di proposito perché già era in campagna elettorale e ha ben pensato di offrire a spese del Comune un servizio che adesso pagheremo e con tutti gli arretrati.

Un servizio che costa al Comune di Modica ben 900 mila euro l’anno perché è stato affidato ad un esterno senza bando, arbitrariamente. Perché vedete è facile farsi belli con i soldi degli altri e se oggi il Comune rischia il dissesto è colpa delle scelte scellerate di dieci anni di amministrazione che è servita solo a preparare il terreno al sindaco per la sua campagna elettorale, nascondendo la polvere sotto il tappeto e mostrando alla gente solo ciò che desiderava vedere.

Un appunto però lo vogliamo fare anche al candidato Cavallino che ringraziamo per averci dato queste importanti informazioni ma a cui ricordiamo che dopo 9 anni di opposizione avrebbe dovuto essere a conoscenza di quello che stava accadendo al Comune, perché i consiglieri di opposizione hanno il dovere di controllare l’operato dell’amministrazione.

Per cui oggi purtroppo anche lui deve ritenersi colpevole di non aver portato alla luce prima questo aspetto ma diciamo che anche in questo caso sarebbe stato impopolare chiedere al sindaco di applicare la legge e di fare pagare un servizio gratuito alle famiglie.

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Commenti (1)

  • Praticamente si sono svegliati tutti dopo che non c’è più il sindaco e dopo 9 anni. Mi riferisco ai consiglieri di opposizione e i sindacati.

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