Segnali inquietanti a Vittoria dopo l’inaugurazione della Villa Comunale. Aiello:”Non mi fermeranno”
Un potente collante nel lucchetto del cancello che chiude la Villa comunle di Vittoria, appena inaugurata. A denunciare l’amara sorpresa è stato il guardiano che ha dovuto chiedere l’intervento di un fabbro per riaprire al pubblico la struttura.
Secondo il sindaco Aiello si tratterebbe di un chiaro messaggio da parte di chi non vuole perdere il “controllo” di una zona appartata, che considerava sua, ideale sede di spaccio, prostituzione e vandalismo.
Una sfida dunque che le forze dell’ordine sapranno bene interpretare e contrastare sul nascere.
Il Sindaco, appena è venuto a conoscenza dell’accaduto, ha detto “non ci fermeranno, andremo avanti per la nostra strada e affronteremo tutto ciò che ci sarà da affrontare”. La villa comunque rimane regolarmente aperta ed è presidiata in maniera adeguata da telecamere e custodi.
La villa comunale fiore all’occhiello della città di Vittoria, nei giorni scorsi è tornata ufficialmente fruibile dai cittadini e ha cambiato radicalmente look.
Ripulita e riportata agli antichi splendori per volere dell’Amministrazione Aiello, che comunque non ha omesso, nel suo discorso, di ringraziare l’Amministrazione dell’epoca, che avviò il percorso per ottenere i contributi che hanno permesso tutto quello che è stato fatto.
I lavori effettuati comprendono il ripristino della fontanella di acqua potabile, che negli anni ha dissetato migliaia di persone, la pulizia della statua della fondatrice di Vittoria, la statua di Giuseppe Garibaldi, e la pavimentazione, oggetto del finanziamento.
Aiello ha ringraziato anche quegli imprenditori locali, che grazie ai loro contributi, hanno consentito di effettuare importanti lavori.
La manifestazione era iniziata con il taglio del nastro, in cima alla scalinata, dove è stato posizionata la scultura del vittoriese Turi Gallo, che rappresenta un giovane militare caduto.
“Questa scultura” ha continuato il primo cittadino, “che era stata messa in un angolo del museo italo-ungherese, rappresenta il popolo di Vittoria che è contro ogni guerra e ogni forma di violenza”.
