Rifiuti a Modica:”Ci avete abbandonato. Non basterà poco!” L’indignazione di una cittadina

“CI AVETE ABBANDONATO. NO, NON BASTAVA, non basta e non basterà POCO! E’ NECESSARIO CHE FACCIATE MOLTO DI PIU'”.

La frase scritta tutta in maiuscolo, che come è noto equivale ad urlare, ad esprimere rabbia e ad attirare l’attenzione del destinatario, è l’incipit di una lettera arrivata alla redazione de “Il domani Ibleo” e inviata da una cittadina di Modica che si firma in calce.

L’argomento della missiva è l’emergenza rifiuti che ha ridotto la città in una enorme discarica a cielo aperto e a quella infelice campagna di comunicazione pensata dall’ufficio ecologia del Comune di Modica che ha scelto come claim “Bastava poco”. Questo il testo della lettera firmata da Francesca Pasolli:
“Ho fatto 10 km in macchina alla ricerca dei cassonetti accessibili per buttare umido, carta, plastica e vetro. Perchè noi che abitiamo fuori dalla città, non mettiamo comodamente il mastello fuori dalla porta, ma dobbiamo prendere la macchina e fare almeno un km per arrivare al primo cassonetto.
Li, se sei fortunato, troverai il posto per buttare almeno una delle 4 tipologie che hai in macchina oppure nemmeno una. Questo spesso era così anche prima di questa emergenza.
Abbiamo raccolto nel nostro garage per oltre un mese l’indifferenziata, per andare domenica 24 luglio alle 8 di mattina a metterci in fila per poterla buttare al centro di raccolta. Sacrifichiamo il nostro tempo e impieghiamo le nostre risorse economiche per fare la raccolta differenziata, col risultato di dover vedere una città deturpata dai rifiuti e di sentirci dire che bastava poco. Non è accettabile. Qual è il progetto, il programma per arrivare all’obiettivo?
Per realizzare i progetti ci vuole impegno, costanza e motivazione.
La raccolta differenziata implica prima di tutto una rivoluzione culturale che non è cosa da poco, ma è necessaria. Bastava poco probabilmente lo pensa chi toglie la spazzatura da casa sua per metterla in mezzo alla strada o a casa del vicino..
Bastava poco lo avrà pensato chi le ha dato fuoco..
Ma di quante conseguenze questi “bastava poco” non tengono conto lo sappiamo bene, basta rifletterci un attimo, lo vediamo e lo respiriamo purtroppo.
Anche il vostro bastava poco non tiene conto di troppe cose.
Possiamo continuare a focalizzare il problema sugli incivili, che naturalmente sono facili bersagli in questo momento, ma sono sempre esistiti.
Allora mi chiedo: perchè sono diventati così tanti da costringerci, su strade principali, a fare slalom tra i rifiuti anche a rischio di incidenti?
Oltre a dirci che bastava poco, cosa fa chi ci deve guidare verso questo cambiamento? E’ possibile che,
esasperati o disorientati da una mancanza di comunicazione, siano passati dalla parte degli incivili anche coloro i quali di natura non lo sono?
Perchè a volte viene voglia di buttare tutto dove capita, magari dopo l’ennesimo giro a vuoto, sapendo che tanto poi pagheremo comunque e pensando che tanto un sacco in più non cambierà la situazione.
CI VUOLE TANTO, MA VERAMENTE TANTO per restare dalla parte di chi, nonostante tutto, vuole questo cambiamento e continua a provarci.
Non vedo più la soluzione di questo problema e questa è la cosa peggiore che possa capitare.
E’ necessario che facciate di più.
AIUTATECI A DARE LA GIUSTA IMPORTANZA AL PROGETTO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA, non lo sminuite con un “basta poco”.
AIUTATECI A CONTINUARE AD ESSERNE PARTE E NON LASCIATECI SOLI …e soprattutto non metteteci nel mucchio del “basta poco”, è offensivo, frustrante e fa venire voglia di passare dall’altra parte… tanto chi se ne accorge..”

bastava poco, lettera aperta, rifiuti, ufficio ecologia

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