Il 31 luglio scadrà il termine per presentare le proposte di modifica all’iter istitutivo del Parco degli Iblei.

Ma il Presidente dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei” Paolo Amenta chiede a nome dei sindaci di Siracusa di interrompere e sospendere l’iter di istituzione del Parco Nazionale degli Iblei.

Lo chiede per almeno 90 giorni, per poter ricevere la più volte richiesta documentazione, attualmente carente e incompleta, al fine di poter esprimere una giusta valutazione sull’area da destinare a protezione, e di rivedere il modello di governace dell’istituendo Parco.

Lo fa con un documento ufficiale inviato al Ministero della Transizione Ecologica, al Presidente della Regione on. Nello Musumeci, al Dipartimento Ambiente della Regione, al Presidente della 3° Commissione Attività Produttive della Regione on. Orazio Ragusa, ai Commissari straordinari dei Liberi Consorzi di Siracusa e Ragusa, Domenico Percolla e Salvatore Piazza, e al Commissario della Città Metropolitana di Catania Federico Portoghese. 

Il Presidente Amenta, di fatto, ribadisce e sottolinea con fermezza a nome dei sindaci dei territori che ricadono nell’area del Parco “di non essere mai stati contrari all’istituzione del Parco Nazionale degli Iblei, né tantomeno di muovere le loro riserve sulla base di preconcetti o pregiudizi, che esulano dal loro ruolo di garanti del territorio”. 

I sindaci piuttosto mettono in evidenza come la prosecuzione del processo nei modi e tempi indicati si pone in assoluta contrapposizione innanzitutto, con l’assenza di modelli che definiscano le strategie di sviluppo e di organizzazione territoriale, in grado di evidenziare opportunità e criticità derivanti dall’istituzione del Parco, e di una valutazione degli effetti dell’istituzione dell’area protetta dal punto di vista socio-economico sulle realtà imprenditoriali operanti nel territorio, la drastica attuale riduzione delle somme previste per la gestione dei Parchi Nazionali, e ancora l’Ente Parco costituirebbe un’entità sovraordinata alle pubbliche amministrazioni locali in totale controtendenza con gli orientamenti nazionali di semplificazione burocratica, le ultime relazioni della Corte dei Conti ne evidenziano forti criticità gestionali a causa della carenza di programmazione, ed infine il report dell’ISPRA che ha preso in considerazione l’analisi dei dati dei Parchi Nazionali dal 1922 al 2002, dal quale si evince un giudizio scarso rispetto alla valutazione ed un trend negativo dei Parchi Nazionali stessi.

Ma non solo, nel documento vengono messe in evidenza tutta una serie di incongruenze che hanno determinato la decisione dei sindaci secondo cui “risulta necessario riavviare l’intero processo di concertazione e partecipazione ed aggiornare l’intero “progetto” del Parco”

La nota dell’Unione dei Sindaci quindi si chiude ribadendo la necessità di sospensione per 90 giorni della scadenza del 31 luglio prossimo, in attesa che venga fornita la documentazione richiesta.

“In questo modo, spiegano, sarà possibile avviare un ampio ed aggiornato processo di concertazione e partecipazione attiva per l’individuazione degli obiettivi condivisi da perseguire, della valutazione degli effetti dell’istituzione dell’area protetta sul territorio, nonché in mancanza di adeguate e definite coperture finanziarie.” Che