Dentista per professione e street photographer per passione è lo Stefano Spigolon ospitato fino a fine agosto presso la photogallery di Giuseppe Leone a Ragusa.  

 Da Kiev ( ante guerra) a Sarajevo passando per Vienna e Lisbona, senza disdegnare la nostra isola e la provincia Iblea, l’autore ha orientato la sua Leica, dotata di un obiettivo normale, apprendiamo dal testo introduttivo del catalogo di riferimento edito da Plumelia, a catturare scene di ordinaria ricorrenza con la curiosità tipica del viaggiatore, con quella carica umanista che fu e rimane ancora la cifra stilistica della Street Photography sin dai suoi esordi parigini. 

Tanti gli epigoni di quell’Eugène Atget che a fine 800 cominciò a conferire dignità fotografica non solo ai monumenti, ai paesaggi e alle opere d’arte, ma anche alle scene di vita quotidiana che si appalesano girovagando per le città e i loro dintorni. 

Osservando attentamente le foto di Spigolon diventano inevitabili i rimandi all'”occhio del secolo”, il grande Henri Cartier-Bresson e ai “bambini”, soggetto prediletto di Robert Doisneau. 

Ha appreso bene la lezione  il “nostro” e sa che nel suo esprimersi per catturare e, quindi restituire, una buona preda, esattamente come accade al cacciatore, deve anche sapere appostarsi ed aspettare il verificarsi delle coincidenze che danno luogo a quell’equilibrio formale che contraddistingue una “buona e bella” fotografia da un pure e semplice scatto documentaristico. 

Sono 45 gli scatti selezionati dal maestro ospitante, Giuseppe Leone. 

Realizzati nel corso di dieci anni meritano una visita attenta e scrupolosa in quanto aiutano a fermarsi, a liberarsi cioè dal vorticoso giro di immagini che, in era social, affollano i nostri occhi e la nostra mente. 

Di certo avremmo preferito dei formati più grandi per conferire al tutto un più ampio respiro. 

Sono comunque doverosi i nostri più sentiti elogi per questo tipo di iniziative aperte all’esterno della photogallery ragusana sempre ben animata dalle attente e infaticabili Emanuela Alfano e Federica Siciliano. 

È soltanto la prima di una lunga serie, ci è stato preaannunciato, e noi ne siamo stati, e ne siamo,  semplicemente lieti: la qualità è garantita. 

                   Anna Caschetto