Vittoria: l’opposizione boccia la modifica al regolamento del mercato ma di fatto boccia Aiello

L’atmosfera a Vittoria è cambiata. Per le persone che seguono le vicende politico-amministrative si sta cominciando a capire che il sindaco Aiello, al di là della sua esperienza politica, non può dare più niente alla città.

C’è addirittura chi parla di esperienza ( quella di Ciccio Aiello) superata, perché cozza con un nuovo modo di fare politica, che, in realtà, dovrebbe essere l’unico modo di fare politica ovvero quello in cui prevalgono gli interessi della città su quelli personali, quello del confronto, almeno con la parte politica che ti sostiene.

Ma tutto questo, sostengono i criticoni del primo cittadino, non è contemplato nella politica di Aiello.

Chi non è d’accordo con lui, ma vuole rimanere nell’anonimato, dice: “il sindaco di Vittoria conosce una sola voce, la sua e un solo pensiero, il suo, tutto il resto fa solo da contorno”.

Ma, come dicevamo, comincia a muoversi qualcosa, già da quando i quattro consiglieri che facevano parte della maggioranza, si sono distaccati creando il Movimento Moderati e Riformisti-insieme per il territorio.

E ieri sera in consiglio lo hanno dimostrato. Marco Greco, Salvatore Artini, Giacomo Romano infatti hanno votato contro la modifica del regolamento del mercato ortofrutticolo mentre la presidente del Consiglio, Concetta Fiore si è astenuta.

La loro posizione era stata chiara. Avevano sollevato preoccupazioni di fronte “ad una modifica i cui contorni e obiettivi, non siano chiari in quanto non affrontano e risolvono la vera questione centrale ovvero il rilancio strategico del ruolo del mercato” e avevano chiesto all’amministrazione di modificare l’atto “facendo un gesto di responsabilità” ma ovviamente tutto questo non è avvenuto.

Aiello, come sempre, è andato dritto per la sua strada senza ascoltare nessuno e così il loro voto, insieme a quello dei consiglieri di opposizione, ha fatto sì che venisse bocciato un atto che, di fatto avrebbe riportato la gestione del mercato nelle mani del comune e non più della Vittoria mercati, compiendo un evidente ritorno al passato come sottolineato dal  consigliere Biagio Pelligra, segretario cittadino del Movimento politico Sviluppo ibleo.

Sarebbe stato, un clamoroso passo indietro, soprattutto quando ci si deve confrontare con delle realtà sempre più in evoluzione e che presuppongono la possibilità di potere partecipare ai bandi del Pnrr, circostanza che, a quanto pare, non sarebbe stata possibile se si fosse consumato quanto ventilato dall’amministrazione comunale. La maggioranza è già allo sbando e se ne prevedono delle belle in occasione dei prossimi appuntamenti di ordine politico. Noi, intanto, evidenziamo lo scampato pericolo e speriamo che la Giunta Aiello possa addivenire presto a più miti consigli, cercando il confronto, quando si tratta di argomenti di così rilevante importante, con il civico consesso”.

Ma mentre il consigliere Pelligra parla di confronto mancata, si contrappone la ‘malafede’, come ha fatto notare nel suo intervento la consigliera Valeria Zorzi, mettendo in evidenza che  il regolamento, presentato da Aiello al consiglio, era stato copiato dal precedente (errori ortografici compresi), ed era stato modificato, guarda caso, solo nel punto che riguardava il cambio di gestione e non certo per le motivazioni propinate da Aiello che presente finalmente in consiglio dopo mesi in cui non si è degnato di partecipare, ha dichiarato che si tratta di “un atto che risolve i problemi importanti di rilancio e gestione della struttura”.

Per gli oppositori di Aiello, il sindaco aveva sperato di rimettere le mani sulla struttura del mercato. Ma per fortuna il pericolo è stato scampato, dicono a microfoni spenti.

L’impressione è che il giocattolino si stia rompendo e già qualcosa si muove. Il sintomo la richiesta di dimissioni da parte del Consigliere Alfredo Vinciguerra fatta al sindaco con parole come macigni, ovvero “di chiudere la carriera politica in maniera decorosa”.

Oppure Aiello vuole fare la fine di qualche collega che a forza di insistere è stato prima sfiduciato, poi costretto a dimettersi e una volta candidatosi è stato l’ultimo degli eletti?

E se per il momento Aiello può contare sui numeri che non ne consentirebbero la sfiducia, le cose potrebbero presto cambiare.

Qualcuno, pare inizi a stare scomodo tra i banchi della maggioranza, non tollera di non essere tenuto in considerazione dal sindaco nonostante i suoi di voti siano stati fondamentali per l’elezione. Staremo a vedere.

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