Una bella notizia per Modica. L’area dell’Info Point turistico Enjoy Barocco, (dove point sta per “punto” ed Enjoy vuol dire divertirsi), che è stato completato in questi giorni nelle adiacenze del largo Falcone Borsellino, meglio noto come Baricentro, sarà intitolato al compianto collega in giornalismo Giorgio Buscema.

Lo ha deciso la Giunta Comunale di Modica con una delibera del 14 aprile 2022.

L’Info Point riportano le testate privilegiate che ricevono i comunicati stampa sarà inaugurato il 2 maggio alle 17,15, dal Presidente del Gal “ Terra Barocca” che poi è il sindaco di Modica Ignazio Abbate. Non è chiaro se nella stessa cerimonia avverrà l’intitolazione dello spazio antistante a Giorgio Buscema.

La decisione, comunque, di intitolare lo spazio all’illustre collega, rappresenta un doveroso omaggio della città, ad un modicano autentico,  a quasi 85 anni dalla nascita, da tutti stimato ed apprezzato per il suo impegno nel mondo della scuola, nella cultura, nel giornalismo e nel sociale. Punto di riferimento per tanti di noi che siamo cresciuti, chi più, chi meno sotto la sua scuola ed abbiamo captato i suoi insegnamenti. La proposta di intitolazione dello spazio è pervenuta al Comune  dall’Associazione Proserpina di Modica.

Giorgio Buscema  era nato a Modica il 23 maggio 1937 ed è venuto a mancare il 4 agosto del 2011 a 74 anni di cui 35 trascorsi a scuola da insegnante elementare anche nelle scuole rurali del modicano, tranne una piccola parentesi nel Lazio all’inizio della sua carriera. E poi tanti anni di giornalismo, iniziato a circa 16 anni con le prime collaborazioni, al quotidiano L’Isola e poi al quotidiano La Sicilia di Catania di cui fu storico corrispondente da Modica fino alla sua dipartita. Attività professionale che comunque spaziava  con collaborazioni verso altre testate, quali La Gazzetta dello Sport, L’Avvenire, Il Giornale d’Italia. E poi i giornali locali, Il Corriere di Modica, La Voce di Modica, Il Cittadino di cui fu anche direttore responsabile. Senza tralasciare esperienze dirette nelle radio locali ( Emmeuno), la Tv ( Teleuno) e Video Mediterraneo.

Ma Giorgio Buscema è stato tanto altro ed il suo impegno è stato notevole nel consiglio di Amministrazione dell’Ente Liceo Convitto, nel Museo delle Arti e Tradizioni Popolari, nella Pro Loco di Modica. E’ stato anche autore di due saggi, C’era una volta la Sicilia del 1985 ( Editoriale Domani Ibleo) e Vitaliano Brancati a Modica.

L’nfo point di Modica, come quelli di Ragusa, Scicli, Santa Croce ed Ispica,  è stato realizzato con fondi europei attraverso la Sottomisura 7.5 – “Sostegno a investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture ricreative, informazioni turistiche e infrastrutture turistiche su piccola scala”.

Quindi uno spazio per fornire informazioni ai tanti turisti che arrivano in città sia autonomamente che in gruppi  organizzati.

Si parla già che all’interno dell’info point dovrebbero essere ospitati anche attività commerciali, anche se il bando, a quanto pare esclude questo genere di attività.

E’ probabile che la gestione dell’info point sarà affidata in house, utilizzando personale del Comune o di strutture collegate. Il regolamento del bando è infatti categorico e per affidare la gestione a terzi occorre fare una gara di evidenza pubblica.

Le aree e gli immobili oggetto di intervento “devono essere utilizzati per scopi turistici e collettivi e non possono essere destinati ad attività economiche. Nel caso di cessione della gestione a terzi il beneficiario dovrà garantire il mantenimento della destinazione d’uso per cui è stato concesso il finanziamento e selezionare l’eventuale gestore privato con selezione pubblica nel rispetto delle norme comunitarie e nazionali sugli appalti di servizi applicabili. Si raccomanda al Comune beneficiario di verificare, per le aree oggetto del presente investimento gestite da soggetti privati selezionati con procedure ad evidenza pubblica, l’assenza di attività economica dopo il completamento dell’intervento, ai sensi dell’art. 61 del Regolamento (UE) 1303/2013, per la durata del vincolo che per i beni materiali è fissato in 5 anni dalla liquidazione del contributo”
Foto: Giorgio Di Rosa