La legge finanziaria regionale viene approvata dall’assemblea allo scadere dei tempi previsti. Adesso il parlamento dovrebbe avere il tempo di discuterne in aula ma in aula sembra non esserci nessuno.

La denuncia arriva dal deputato regionale Nello Dipasquale, che è più volte intervenuto per far notare proprio come il continuo slittamento del dibattito sull’approvazione dello strumento economico di programmazione più importante della Regione Siciliana fosse la dimostrazione di quanto, dichiara l’on Dipasquale, “sia antidemocratico lo stile di Musumeci e dei suoi. Consegnare all’aula l’ultimo giorno utile, dopo aver avuto quattro mesi a disposizione per redigere la legge che programma la spesa del triennio ha lo scopo chiaro di impedire alle opposizioni di svolgere il compito di controllo sullo strumento finanziario e presentare emendamenti in Commissione Bilancio.”

E ieri sera nella seduta all’Ars in cui finalmente è stato approvato lo strumento finanziario e si doveva procedere alla discussione generale, l’on Nello Dipasquale, nel suo intervento, ribadisce la sua contrarietà non solo al modus operandi del Governo ma anche all’assenza in aula dei protagonisti con cui poter dibattere. “Siete riusciti a fare morire la democrazia. Siete riusciti a fare morire la partecipazione.” Poi rivolgendosi all’assessore all’economia Armao dice parole molto forti: “Non c’è nessuno che politicamente è più ambiguo di lei! Non me l’aspettavo, mi aspettavo da lei un comportamento diverso. Lei verrà ricordato per questo scempio, insieme al suo Presidente della Regione, che è completamente assente, che verrà quando ci sarà il voto finale perché non ne potrà fare a meno. Voi non solo avete azzerato il ruolo delle commissioni di merito, della stessa commissione bilancio ma avete cercato di azzerare il ruolo del Parlamento al minimo e se qualcuno ve lo fa notare vi arrabbiate pure. Perché pensavate che il dibattito su questa finanziaria, approvata all’ultimo minuto, doveva essere considerato esaustivo. Siete asini politicamente parlando. Pensavate di far arrivare in aula la finanziaria senza il parere dei revisori dei conti, perché gli stessi vi avevano detto che il bilancio non era in equilibrio. Non sapere programmare significa di fatto non sapere amministrare cosa nota ai siciliani testimoni dell’incapacità e della mancanza di visione di questo governo ma ancora cosa più grave è quello di imbavagliare l’assemblea, le commissioni togliendo qualsiasi possibile confronto e dialettica attraverso gli emendamenti. I siciliani meritavano più considerazione e attenzione da parte sua e del Governo regionale.” 

La campagna elettorale è nel vivo e purtroppo si fa non solo fuori dall’aula ma anche dentro l’aula. Certo è che le mancanze della Regione sono sotto gli occhi di tutti e le opposizioni hanno il dovere di metterle in evidenza.

E sulla finanziaria approvata dalla Regione in calcio d’angolo interviene anche la deputata pentastellata Stefania Campo. “Le cose non succedono all’improvviso, ma per l’improvvisazione. Dichiara l’on Campo. Questa frase la dissi la prima volta che sono intervenuta 5 anni fa qui in Aula. Mi riferivo all’improvvisazione con cui Musumeci governa la Sicilia. Dopo 5 anni non è cambiato nulla e oggi ci troviamo a discutere una finanziaria fatta quasi esclusivamente di tagli. Abbiamo, per esempio, meno 6 milioni di euro al demanio idrico fluviale, meno 4 milioni agli Enti parco e riserve, meno 48 milioni al personale forestale, meno 68 milioni al trasporto locale. La lista è molto lunga. Per l’esattezza Musumeci fa tagli del 40% (praticamente su tutto). La stessa percentuale, il 40% , con cui è stato eletto. Una coincidenza che restituisce a pieno il dramma in cui è sprofondata la Sicilia…”