Scuola: cambiano le regole e la confusione regna sovrana. Dirigenti scolastici disorientati dalle norme

A Modica genitori contro scuola che non attiva Dad in una classe con 5 positivi

Nuovo cambio di regole per le scuole dove già la confusione regnava sovrana.

Confusione che non fa altro che aumentare le preoccupazioni e le polemiche dei genitori che fanno appena in tempo a comprendere le norme che queste vengono subito modificate.

E così succede che si incolpa la scuola di non volere attivare la Dad in una classe con cinque positivi.

È successo in una prima elementare di Piano Gesù a Modica, dove le mamme hanno iniziato una piccola rivolta per avere conto e ragione sul perché i loro figli siano costretti a frequentare le lezioni nonostante la presenza di un numero così alto di contagi.

Com’è possibile, ci siamo chiesti, e la spiegazione c’è stata fornita dalla Dirigente Scolastica Concetta Spadaro.” In questo momento c’è tanta confusione non giustificata ma comprensibile fra le mamme che non riesco a stare dietro ai continui  cambiamenti delle disposizioni che ci arrivano dal Ministero. Pensate che solo a Gennaio sono cambiate le regole già due volte e adesso sono già in arrivo quelle nuove. Sul caso di Piano Gesù la questione è molto semplice– spiega la Spadaro. I casi di positività non sono scattati tutti contemporaneamente questo fa sì che non si raggiunga il numero di positivi previsti per attivare la Dad a tutta la classe. Inoltre i bambini risultati positivi successivamente erano stati assenti a scuola già da 48 ore e questo è un altro parametro da tenere in considerazione. Sembra assurdo ma è proprio così quindi noi ci siamo premurati di attivare mano mano che riscontravamo i bambini positivi la DID ovvero la didattica integrata a distanza ma solo, ripeto, per i soggetti positivi gli altri che in seguito ai tamponi sono risultati negativi continuano a frequentare come dice la legge” .

Legge che appunto a giorni cambierà creando nuovamente scompiglio. Ma quali saranno le nuove misure?

Innanzitutto non ci sarà più la dad per i vaccinati (salvo alle materne dove si va comunque tutti in dad al quinto caso); poi la quarantena sarà ridotta per i non vaccinati, che resteranno a casa cinque giorni e non più 10. Una rivoluzione se si considera che finora con due positivi in classe scattava non solo la Dad di 10 giorni ma anche la quarantena per tutta la classe (sia vaccinati che non vaccinati).

Ancora fra le nuove disposizioni: i vaccinati staranno a casa soltanto se si ammaleranno di Covid: dalle elementari alle superiori, in caso di contagi in classe, per tutti gli studenti che abbiano concluso il ciclo vaccinale, siano guariti o esenti dalla vaccinazione si attiverà l’autosorveglianza, cioè dovranno portare obbligatoriamente la mascherina Ffp2 ma potranno continuare a stare a scuola, come i professori.

Ed ancora, per i non vaccinati la quarantena, in quanto contatti di positivo, scatta al secondo contagio per medie e superiori ma soltanto al quinto per le classi di scuole materne ed elementari; i non vaccinati delle scuole medie e superiori che andranno in dad al secondo contagio in classe, sempre per 5 giorni, come era previsto dalle norme attuali.

Cambiano anche le regole per i tamponi. Chiunque è in isolamento a causa di un contagio in classe, bambini delle scuole dell’infanzia, non vaccinati di elementari, medie e superiori, potrà tornare a scuola alla fine dei 5 giorni con l’esito del tampone molecolare o antigenico, anche in farmacia, dove è possibile farlo gratuitamente con la prescrizione del medico di base o del pediatra; non è più necessario il certificato medico e scompare il doppio tampone («T0» e «T5»)al quale erano costretti i bambini più piccoli.

Per chi, durante il periodo di autosorveglianza, avesse sintomi compatibili con il Covid è addirittura possibile verificare lo stato di salute con un tampone fatto a casa: in quel caso basta l’autocertificazione del genitore per rientrare in classe.

Da sottolineare che è la prima volta che a questo esame viene dato valore ufficiale.E ancora cambia la quarantena nei nidi, che passa da 10 a 5 giorni e scatta dal quinto contagio.

Insomma ne vedremo ancora delle belle perché certamente non è facile né per le scuole né per le famiglie districarsi nel complicato mondo della burocrazia scolastica che tratta gli studenti come numeri dimenticandosi che in realtà ci sono dei bambini e dei ragazzi che hanno solo bisogno di tornare alla normalità. 

Carmen Gerratana e Mariacarmela Torchi

Commenti (1)

  • I referenti Covid insieme ai dirigenti scolastici e agli assistenti amministrativi sono continuamente alle prese con comunicazioni da inviare a genitori, docenti e ancora all’Usca e al sindaco, compreso il sabato e la domenica.
    La scuola nell’emergenza dei casi sempre più numerosi si trova sempre in campo ad avviare protocolli e avviare DaD o DDI e tutto ciò si fa per senso del dovere, applicando norme e decreti legge che cambiano e mutano in continuazione. Concludo dicendo che stiamo vivendo e soprattutto i nostri piccoli allievi un momento storico molto delicato che lascerà segni indelebili nella loro psiche e mi dispiace che ci siano genitori contro la scuola, quando la scuola è in prima linea e tutela tutti nella salute.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings