Vi vogliamo raccontare una storia, senza aggiungere commenti o conclusioni, ma raccontando i fatti e lasciando a voi lettori le considerazioni.

Questa storia inizia con un comunicato del Pd di Modica che riporta delle notizie che a nostro dire meritavano di essere approfondite.

Si parla infatti nella nota di una sentenza del T.A.R di Catania con la quale, riportiamo testualmente, “si annulla la delibera di Giunta n. 208 del 29.09.2020 e la delibera del Consiglio comunale n. 61 del 12.11.2020”.

A questo punto ci siamo chiesti: ma di cosa stiamo parlando. La nota lo spiega, anche se non del tutto,  quando dice che “Con la delibera di Giunta n. 208 del 2020 e successiva delibera del Consiglio Comunale n. 61 del 12.11.2020, su richiesta di un privato, si era dato mandato all’ufficio tecnico comunale di redigere una variante al P.R.G. e, allo stesso tempo – senza neanche attendere l’esito dell’iter di approvazione della variante – di rilasciare un titolo edilizio “temporaneo” affinché il privato in questione potesse costruire opere altrimenti abusive.”

A questo punto ci sono delle parole che colpiscono la nostra attenzione: privato, variante PRG, titolo edilizio temporaneo e abbiamo voluto capire per bene questa storia e chi sono i protagonisti.

Si tratta di due associazioni sportive, la prima che insiste sul territorio da quasi 20 anni, con spazi sportivi che offrono svariati servizi, l’altra che si appresta a voler offrire gli stessi servizi a circa 2 Km di distanza.

Fin qui niente di male, una sana concorrenza è ammessa. Peccato che ci sia un problema, quell’area dove vuole costruire la neo-società è stata qualificata, da una precedente variante al PRG, come aria agricola.

Questo, all’apparenza è un bel problema almeno che, non ci sia qualcuno che sia disposto ad approvare una variante fatta ad hoc e allo stesso tempo, intanto, a dare il permesso di costruire in sanatoria, che vuol dire che i lavori abusivi vengono sanati e così tutto si risolve.

A questo punto la società più anziana, chiamiamola così, capisce che questa non è propriamente concorrenza leale e si rivolge al T.A.R. Ed è la pronuncia del Tar che ci fa riflettere su come valutare questa storia.

Il Tar infatti dichiara l’illegittimità delle delibere adottate dalla Giunta e dal Consiglio Comunale per sviamento di potere e per asservimento all’interesse privato, in quanto leggiamo nella sentenza (perché bisogna sempre documentarsi prima di parlare) espressamente rivolte a rendere conforme allo strumento urbanistico la realizzazione di un’opera ( l’ampliamento dell’insediamento sportivo già esistente e la copertura mediante tensostruttura di un campo sportivo, già ritenuta abusiva e quindi rimossa) riconosciuta dalla stessa amministrazione come difforme dalla vigente disciplina urbanistica.

C’è altro da aggiungere?

Il Pd lo fa scrivendo “asservimento all’interesse privato per il perseguimento dei propri interessi elettorali è il concetto che caratterizza il modus operandi dell’amministrazione Abbate e dal quale invitiamo i concittadini a prendere le dovute distanze per il bene della nostra comunità”.

Lo abbiamo detto all’inizio di questa storia che ci esimiamo da esprimere commenti, non servirebbero a nulla, ma speriamo vivamente che ogni cittadino modicano si informi, legga e faccia le dovute considerazioni, in primis perché deve sapere che sono proprio i cittadini ad affrontare a proprie spese i necessari giudizi per il ripristino della legalità, essendo stato il Comune in questo caso ad essere costretto a pagare le spese legali.

Una sola cosa vogliamo dire quando vengono portate alla luce certe situazioni non si può rimanere indifferenti, la giustizia deve intervenire seriamente per punire, ove lo ritenga giusto, questi comportamenti con pene più severe di quelle adottate fino adesso perché, come scrive il Pd, “agendo come si è agito si corre il rischio di passare dalla inosservanza di norme di diritto amministrativo a violazione di norme di diritto penale…”