Pozzallo, Emergency incontra le scuole e distribuisce un pezzo di stoffa bianca, uno “straccio di pace”

Pozzallo – Si è tenuto, presso l’Istituto Comprensivo Dantoni di Scicli un incontro tra gli allievi di alcune sezioni delle terze medie e i volontari di Emergency del gruppo di Pozzallo, voluto e promosso dalla dirigenza scolastica e dal corpo docente.

Tema dell’incontro, conoscere Emergency e il suo fondatore, Gino Strada, in memoria del quale gli studenti della scuola pianteranno un albero nel ‘Giardino dei Giusti e delle Giuste’.

I volontari hanno portato la testimonianza diretta di quanto sia importante conoscere l’uomo ‘Gino Strada’ attraverso le sue azioni e le convinzioni che hanno illuminato il suo percorso negli angoli più bui del pianeta.


Diritto alla cura, accesso gratuito alla sanità, la presenza sui fronti di guerra più cruenti del mondo e il tema della pace sono stati alcuni dei passaggi legati a Gino Strada e a Emergency messi in evidenza dai volontari nelle loro presentazioni.
Già impegnati nella lettura di Pappagalli Verdi, scritto proprio da Gino Strada, nell’ambito del progetto culturale nazionale ‘Io Leggo Perché’, i ragazzi hanno dimostrato interesse e partecipazione in merito ai temi presentati.

IL SIGNIFICATO DELL’INIZIATIVA DI EMERGENCY: UNO STRACCIO DI PACE

“L’Italia ripudia la guerra”, dice la nostra Costituzione, e lo dice – all’indomani del secondo conflitto mondiale – perché il nostro Paese ha vissuto sulla sua pelle l’orrore della guerra e non vuole che si ripeta mai più.

Eppure, da allora, il “ripudio della guerra” è stato spesso negato, la nostra Costituzione violata.

Chi governa ci dice che la guerra può essere “umanitaria”: sappiamo che non è vero, la guerra porta sempre morte e distruzione, la guerra è la negazione dell’umanità.

Ci dicono che la guerra può essere giusta, necessaria, e “inevitabile”: sappiamo che non è vero, la guerra appare inevitabile solo a chi non ha fatto nulla per evitarla.

Ci dicono che in guerra le vittime civili sono solo “effetti collaterali”: non è vero, i civili sono le prime vittime della guerra, di qualsiasi guerra.

Ci dicono che tutti i soldi buttati in spese militari sono necessari a mantenere la sicurezza: noi crediamo che quei soldi andrebbero investiti in ospedali, scuole, lavoro, pensioni, perché è questo che serve ai cittadini del mondo, non i cacciabombardieri; sicurezza è avere un presente dignitoso e poter sperare in un futuro per i nostri figli.

Ci dicono che la guerra serve a costruire la pace: non è vero, sappiamo che solo la pratica dei diritti umani può costruire la pace, la guerra serve solo ad aumentare la violenza, la distruzione, ad alimentare altra guerra.

I potenti del mondo possono levare alta la loro voce quando raccontano queste bugie, invece i cittadini del mondo – che sanno benissimo che la guerra è il problema, e non la soluzione – spesso non hanno voce.

Per questo motivo abbiamo pensato di dare voce a chi non ce l’ha: con un semplice pezzo di stoffa bianca, uno “straccio di pace”. Appeso alla borsetta, al balcone, legato al guinzaglio del cane, all’antenna della macchina, al passeggino del bambino, alla cartella di scuola… un modo semplice e immediato per esprimere il nostro ripudio della guerra, del terrorismo, della violenza.

Emergency, pozzallo, scuola

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