Insoddisfatta Letizia Giorgianni per l’esito dell’audizione dei Vertici di Banca Agricola Popolare di Ragusa(Video)

La Presidente dell’Associazione “ Noi vittime del Salvabanche” in un comunicato e in un video chiarisce la sua posizione. Aggiornamenti

“Esprimiamo profonda insoddisfazione per l’esito dell’audizione dei vertici della Banca Agricola Popolare di Ragusa durante la Commissione di inchiesta sulle Banche.

L’audizione si è rivelata una vera e propria vetrina autocelebrativa a favore di una banca che da anni impedisce la liquidazione degli investimenti in titoli dei propri clienti e su cui anche la Procura sta indagando”. E’ quanto scrive, in una nota, Letizia Giorgianni, presidente dell’associazione ‘Noi vittime del Salvabanche’ e consulente per la stessa commissione.

“Il nuovo direttore generale – dice Giorgianni – ha potuto indisturbato sciorinare la storiella della banca del territorio che rispetta tutti gli indici e si prodiga per il bene dei soci. Un copione sentito mille volte, che non aggiunge nulla di nuovo e soprattutto non spiega il motivo per il quale la Banca non restituisce i risparmi di una vita a chi li ha investiti in azioni Banca agricola Popolare di Ragusa”.

L’associazione Vittime del Salvabanche, si legge ancora nella nota, “si dissocia con sdegno alle affermazioni di un componente della commissione che si è addirittura complimentato con la Bapr per il lavoro svolto sul territorio minimizzando i danni ai risparmiatori coinvolti, e anzi sottintendendo il suo rammarico per una cattiva pubblicità all’istituto.

Un chiaro esempio – scrive ancora Giorgianni – di una politica al servizio delle banche e non dei cittadini. Una presa in giro per i risparmiatori che oltre al danno hanno subito l’affronto di una esibizione senza contraddittorio, dal momento che i consulenti della stessa commissione, per regolamento non potevano prendere parola”.

“Grazie alla concessione della presidente Ruocco, facendo uno strappo alla regola, in qualità di consulente la presidente dell’associazione Giorgianni ha comunque potuto rivolgere una domanda al direttivo della banca, chiedendo al direttore di poter visionare la nota di Banca d’Italia nella quale vieta all’istituto il riacquisto delle proprie azioni. Con una certa esitazione la risposta è stata che ne produrranno documentazione, e la presidente Ruocco ha dichiarato la disponibilità di poter richiedere tramite la commissione la documentazione integrativa per poter chiarire ogni dubbio.

“Le siamo riconoscenti – scrive ancora la presidente Giorgianni – perché l’audizione  non ha fatto nessun passo in avanti nell’operazione verità che si richiede alla banca e che forse potrà celebrarsi solo grazie al lavoro degli uomini della Guardia di Finanza di Ragusa, che nei giorni scorsi hanno fatto irruzione nella sede amministrativa dell’istituto. Siamo certi – conclude la nota – che la Commissione si renderà disponibile a far luce sul meccanismo che ha permesso che azioni così rischiose come quelle della banca siano potute finire nei portafogli di una clientela ‘inesperta’ formata da pensionati e intere famiglie, compresi minori”.

Aggiornamento delle ore 21.00.

“L’associazione Vittime del Salvabanche, si legge ancora in una nota, “ringrazia il Senatore De Bertoldi (FdI) che ha posto domande di interesse per i risparmiatori, ma si dissocia dalle affermazioni del commissario di Forza Italia che si è addirittura complimentato con la Bapr per il lavoro svolto sul territorio minimizzando i danni ai risparmiatori coinvolti, e anzi sottintendendo il suo rammarico per una cattiva pubblicità all’istituto”

Salvabanche

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