Uccisione della giornalista Caruana: pentito, bomba portata a Malta da Pozzallo

LA VALLETTA – La bomba che uccise Daphne Caruana Galizia venne portata a Malta, assieme ad altri due ordigni, dalla Sicilia. Lo ha rivelato Vince Muscat detto ‘Il-Kohhu’, il pentito dei sicari della giornalista, nel corso nell’udienza contro i complici del vile attentato del 16 ottobre del 2017.

Uno dei tre accusati dell’omicidio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia è stato condannato a 15 anni di carcere dopo aver ammesso il suo coinvolgimento nell’assassinio avvenuto tre anni fa.
Vince Muscat si è dichiarato colpevole di tutte le accuse.

Altri due presunti complici, i fratelli Alfred e George Degiorgio stanno affrontando in queste settimane altri procedimenti penali davanti alla Corte di Malta. I fratelli Degiorgio si dichiarano innocenti. Muscat insieme ad Alfred e George Degiorgio sono stati denunciati nel dicembre 2017. Le indagini dimostrerebbero che l’imprenditore Yorgen Fenech avrebbe pagato 150.000 euro per l’assassinio della giornalista d’inchiesta Daphne Caruana Galizia. L’importo sarebbe stato distribuito tra i tre indagati. Theuma ha ottenuto il perdono presidenziale mentre Fenech è sotto inchiesta penale. Intanto, la polizia ha arrestato tre cittadini maltesi sospettati di aver fornito la bomba usata per uccidere Caruana Galizia. I fratelli Adrian e Robert Agius e il loro complice Jamie Vella sono stati arrestati durante un’operazione di polizia. Erano già stati arrestati nel dicembre 2017 insieme ad altri otto sospetti ma successivamente erano stati rilasciati dalla polizia.

Muscat, nel corso del dibattimento ha precisato che l’ordigno era “di fattura molto sofisticata e certamente straniera” e che venne introdotto a Malta – come riferisce l’Ansa – da Jamie Vella (arrestato assieme ai fratelli Adrian e Robert Agius con l’accusa di aver fornito la bomba ed aver organizzato un altro omicidio) “usando il catamarano“, ovvero il collegamento veloce da Pozzallo alla Valletta.
Daphne Caruana Galizia è stata uccisa con un’autobomba il 16 ottobre 2017 vicino alla sua casa a Bidnija.

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