Comiso tra i beni Unesco, Schembari scrive a Bonfanti

Il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, ha chiesto ufficialmente l’inserimento del comune tra i siti patrimonio Unesco.

La sindaca di Comiso scrive al collega di Noto

“Abbiamo chiesto con una missiva ufficiale al sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, che ci ha risposto positivamente, di allargare il Piano di fattibilità – attuazione programma A e programma C- inserendo Comiso, ed altri comuni, nelle “città tardo barocche del Val di Noto” che fanno parte dei siti denominati Patrimonio dell’ Unesco. Diverse le motivazioni che ci hanno incoraggiato a fare tale richiesta – spiega il sindaco di Comiso-.

“Comiso ha tutte le carte in regola”

Innanzitutto, la nostra città ha tutte le carte in regola per potere essere inserita nei siti Unesco, perché è innegabile la bellezza di tutto il centro storico, delle due Chiese maggiori ricostruite dopo il terremoto del 1693 in pieno stile tardo barocco. A questo proposito, come ha fatto notare don Peppino Antoci, storico dell’arte sacra, Comiso costituisce un unicum dove gli spazi dedicati al sacro, come appunto le due chiese, sono ben separati dall’agorà, intesa come punto nodale della vita cittadina. Infatti nessuno dei due sagrati delle chiese più importanti dà sulla piazza e questa è una caratteristica architettonica che si è mantenuta nei secoli, probabilmente sin dal periodo tardo romano”.

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