Vittoria, la reazione dei candidati al rinvio del voto

Com’era facilmente prevedibile la notizia dell’ennesimo rinvio delle elezioni amministrative a Vittoria, ha scatenato una serie di malumori. Tra questi spiccano sicuramente quelli dei diretti interessati, i quattro candidati in corsa per la poltrona di sindaco:  Aiello, Di Falco, Gurrieri e Sallemi.

Elezioni rinviate per il Covid-19

L’ufficialità della notizia del rinvio è arrivata ieri pomeriggio, un comunicato da Palazzo Chigi ha spiegato che il provvedimento si è reso necessario per il perdurare dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Una spiegazione che non ha convinto proprio tutti e che ha fatto registrare immediate reazioni anche attraverso i social  dei candidati.

Aiello: “La Regione ha l’obbligo di intervenire”

Francesco Aiello afferma che la competenza adesso è della Regione e dichiara: “I tre Commissari prefettizi hanno esaurito la loro funzione. La norma iniziale prevede che tale evenienza può mantenersi se la scadenza del Commissariamento avviene nel secondo semestre dell’anno: nel nostro caso 2 agosto 2020. Il rinvio modifica queste condizioni, e costringe il Comune a sostenere oneri aggiuntivi.  La Regione ha l’obbligo di intervenire, nominando il Commissario unico che deve sostituire i tre Commissari prefettizi che hanno esaurito il loro compito il 2 agosto 2020. Il rinvio per pandemia non può dilatare la gestione straordinaria sino a cancellare il senso e il valore della gestione commissariale oltre i 24 mesi previsti dalla legge, a garanzia della Democrazia e della Libertà, contro ogni prevaricazione di burocrati e uffici vicini ma troppo ai politicanti di turno, che sciolgono i Comuni con dedica”. ,

Di Falco chiede il rinvio a luglio

Salvatore Di Falco si affida all’unità dei candidati e dice: “Il motivo ufficiale di questo ennesimo rinvio delle amministrative non è solo la pandemia. Con il Governo Draghi tutti i partiti sono ‘insieme appassionatamente’ al governo e come potevano essere tutti insieme mentre a Roma e Torino, ovvero nelle grandi città, dovevano fare la campagna elettorale separati?  E allora hanno deciso, con la scusa della pandemia, di rinviare tutto ad ottobre. Posso dire con orgoglio che noi non abbiamo fatto né comizi, né volantinaggio in questo periodo, abbiamo puntato su una campagna elettorale esclusivamente social.  Ora tutti gli altri tre candidati devono avere il coraggio di chiedere al presidente della Regione  Musumeci, sì di rinviare le elezioni, ma a luglio e non ad ottobre. Chiedo, pertanto, agli altri tre candidati a sindaco uno scatto d’orgoglio e visto che hanno esponenti dei partiti che li sostengono a Roma e a Palermo di farsi portavoce dei cittadini Vittoriesi”.

Gurrieri: “Grande rammarico”

Piero Gurrieri si dice dispiaciuto, accusando la Regione di non aver fatto votare prima, quando era possibile e scrive: “Fino all’ultimo avevo sperato che i cittadini vittoriesi potessero andare al voto il 2 maggio, in modo da poter dare un governo democratico ad una città che ha bisogno di essere amministrata, e insieme alla mia coalizione ci eravamo espressi in questo senso. Ora, a fronte dell’andamento epidemiologico che sta destando preoccupazioni, è più che mai concreta la possibilità che la Regione debba adeguarsi disponendo lo slittamento del turno elettorale per la nostra città al prossimo autunno. Sono dispiaciuto, soprattutto perché, se non ci fosse stato un incomprensibile ed abusivo colpo di mano da parte del governo Musumeci, che ha spostato le elezioni dal mese di marzo al 2 maggio, la città di Vittoria avrebbe potuto avere, da qui a pochi giorni un’amministrazione democraticamente eletta. Un grande rammarico che non è limitato dalla considerazione di trovarci, come Nazione, di fronte ad una nuova sfida, che dobbiamo riuscire a vincere, contro un nemico più che mai insidioso”.

Sallemi:”Chiediamo il voto con tutte le sicurezze del caso!”

Salvo Sallemi ricorda che il suo partito ha sempre chiesto il voto e dichiara: “Rinviare ancora il voto significa condannare la città e non dare ai cittadini una amministrazione in grado di incidere ed intervenire  in un momento dove occorre programmare e investire. Quando la pandemia ha colpito duramente la nostra realtà siamo stati i primi a comprendere le ragioni del rinvio. Adesso chiediamo il voto con tutte le misure di sicurezza del caso: occorre tutelare la salute degli elettori e la necessità della democrazia. Ci sono luoghi con ampi spazi, che potrebbero essere utilizzati per collocare alcuni seggi e garantire maggiore sicurezza. Rappresento un partito, Fratelli d’Italia, che ha sempre chiesto il voto. Il voto è sacro ed è giusto che i cittadini si esprimano: difenderemo sempre questo diritto-dovere”.

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