Premiati gli studenti che si sono distinti per impegno e competenze

Si è svolta ieri mattina all’Istituto Comprensivo Carlo Amore la “Giornata delle Eccellenze” a conclusione di un anno ricco di impegni e soddisfazioni per tutti i ragazzi.

La giornata si inserisce all’interno del progetto “Eccellenze in gara”, i cui responsabili sono la prof.ssa Elvira Torchi e il prof. Giovanni Padua, che da tre anni l’Istituto porta avanti al fine di valorizzare gli alunni che si distinguono per impegno e risultati o che hanno ottenuto premi letterari, artistici, musicali, sportivi, linguistici.  Questi alunni sono anche una risorsa per le classi e lo spirito del progetto, che coinvolge tutti gli insegnanti della secondaria e delle classi quarte e quinte della primaria, è proprio questo: dare un riconoscimento agli alunni non solo per i meriti personali ma anche per il contributo che le loro competenze portano alla classe intera.

Da sottolineare anche gli attesti di merito consegnati agli alunni con una motivazione speciale: quella di non essersi arresi nonostante le difficoltà e di avere con coraggio e maturità portato a termine gli impegni scolastici o ancora per la tenacia mostrata che gli ha fatto raggiungere traguardi personali.

Insomma, l’Istituto Carlo Amore si distingue per essere l’unico Istituto in città ad aver ideato  un premio che riconosce ciascun studente “un talento speciale” insegnando loro con impegno e costanza i risultati si ottengono sempre. E questo insegnamento sarà fondamentale nel loro percorso di vita.

Madrina della giornata Mariaconcetta Guastella che è stata invitata dalla Dirigente Giulia D’Urso a portare la sua testimonianza per trasmettere ai ragazzi un messaggio importante: “Bisogna chiedere aiuto perché a volte l’aiuto degli altri è necessario e importante!” Ed è quello che Cocca, come è conosciuta da tutti la Guastella, porta avanti per la sua battaglia costretta a combattere per “rinascere” come dice lei dalla condizione in cui la costringe a vivere il lipedema una malattia a carattere evolutivo che compromette l’uso degli arti inferiori. “Chiedere aiuto non è mai segno di debolezza ma di estremo coraggio bisogna combattere per ciò in cui si crede. Non si sceglie di essere malati, trovo vergognoso come una persona malata in questo caso di lipedema, debba farsi carico di ogni cosa. Ma la sanità dov’è? Per non parlare di quanta fatica costa a livello psicologico tutto questo, il sentirsi soli, la paura di non farcela, il dolore, la rabbia, ma nello stesso tempo la voglia di farsi sentire dalla società, dalla sanità, dal mondo intero. Perché non si sceglie di essere malate, non si sceglie di stare male. Sostenetemi, ho bisogno di ognuno di voi! ”.

Queste le parole di Mariaconcetta Guastella rivolte agli studenti che hanno ascoltato con molto interesse la sua testimonianza. La dirigente, gli insegnanti e le famiglie hanno voluto sostenere questa sua battaglia con una raccolta fondi il cui ricavato le è stato consegnato durante la giornata.